Page 395 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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persona del Re risultò anche meno probabile. Del tutto dissolto qualsiasi
simulacro di basi parlamentari, il governo Badoglio si pose infatti nella
condizione di non poter far leva, se non in misura così ridotta da risultar
poco più che simbolica, sull'antico pilastro della dinastia, le Forze Arma-
te: una svolta storica di portata anche più grave, codesta, dacché queste
ultime a v eva no finito per assumere l'onere delle trattative diplomatiche
approdate alla resa, emarginando la diplomazia, altro braccio della Coro-
na (e degl'interessi nazionali). Perciò Badoglio non avvertì la necessità di
assicurarsi a Brindisi~la presenza del Ministro degli Esteri, Raffaele Gua-
riglia, "dimenticato" a Roma all'atto del trasferimento del governo e degli
Alti Comandi.
Se il governo aveva tradizionalmente nel Parlamento le basi della sua
rappresentatività verso il Paese, dal canto suo la Corona aveva potuto far
sempre conto e leva su una serie di Istituti, Corpi e Ordini manifestamen-
te esulanti dall'orizzonte d'azione del nuovo Capo del governo, benché ne
fosse beneficiario in prima persona. Passandoli sommariamente in rasse-
gna, rileviamo che l'ultima creazione di un Gran Collare dell'Ordine della
SS. Annunziata fu quella del 25 marzo 1943 (il Presidente della Camera,
Dino Grandi conte di Mordano).
Precedentemente due Collari erano stati conferiti a Michele I di
Romania (8 dicembre 1941) e al Capo dello Stato spagnolo, Francisco Fran-
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co Bahamonde (11 ottobre 1940).0 > Più addietro nel tempo, con l'ocu-
latezza sempre mostrata nella creazione di "cugini del re", mentre da una
parte doveva suggellare l'alleanza militare con la Germania conferendo il
più prestigioso cavalierato al maresciallo Hermann Goering (22 maggio
1940), come già aJoachim Ribbentrop (22 maggio 1939)- ma si rileve-
rà che il Gran Collare non venne conferito ad Adolf Hitler, a differenza
di quanto avvenne per altri Capi di Stato alleati ed amici: dal principe
ereditario d'Egitto, Faruk, a Giorgio II di Grecia, dal principe Paolo di
Iugoslavia aJasuhiro Chichibo, principe del Giappone (28 giugno 1938)
e a Reza Pahlavi, imperatore dell'Iran (5 aprile 1939) - il Sovrano ne
insignì il Cardinale di Sacra Romana Chiesa e Segretario di S.S. Pio XII
Luigi Maglione: pietra angolare di una rinnovata ricerca di dialogo con
l'altra riva del Tevere, già annunziata nel significativo 1932 (cioè all'indo-
(15) Sul ruolo unificante della Corona vedi il nostro saggio l Re d'Italia al Pantheon e
la consacrazione della nazione, (con bibl.), Roma, Istituto nazionale della Guardia d'Q.
nore delle RR. Tombe al Pantheon, 1992.
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