Page 474 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 474
LA COBELLIGERANZA: ASPETII DIPLOMATICI DELL'ATIIVITÀ MILITARE 471
di trasmettere le istruzioni del Comando alleato allo scopo di coordinare
l'azione delle forze armate e del popolo italiano con le operazioni delle
forze alleate».<3 l Quanto alla seconda rispose che era d'accordo ritenen-
2
dolo molto importante e che la missione in arrivo avrebbe provveduto ad
33
organizzarlo. < l
Le questioni militari non costituirono però l'oggetto principale degli
incontri che Badoglio ebbe con la missione anglo-americana giacché ben
poco c'era da coordinare mancando Forze Armate italiane che potessero
essere subito impiegate. Badoglio potè invece trattare l'aspetto politico del
rapporto da instaurare con gli Alleati con i due civili della missione, l'in-
glese Macmillan e l'americano Murphy. A questi Badoglio espose, il 15
settembre, la richiesta che l'Italia fosse considerata paese alleato delle Na-
zioni Unite, ossia che fosse pienamente riconosciuto da parte degli Alleati
il cambiamento di campo, dopo che l'Italia aveva da parte sua adempiuto
alla condizione preliminare della sottoscrizione dell'armistizio posta dagli
anglo-americani. Rifacendosi al messaggio ricevuto da Roosevelt e Chur-
4
chill Badoglio spiegò, come dettagliatamente riferisce Macmillan,<3 l che
per il popolo e per le Forze Armate l'armistizio significava la cessazione
della guerra. Il governo invece intendeva effettivamente combattere con-
tro i tedeschi, secondo quanto era stato detto da Castellano. Ma come si
poteva far comprendere al popolo e alle Forze Armate che questo era il
loro dovere se all'Italia non fosse stata riconosciuta la qualifica di alleato?
Badoglio, nel motivare la sua richiesta, diceva ingenuamente la verità sul
significato che tutti avevano attribuito all'armistizio. Ma egli usava que-
st'argomento per scaricare sugli Alleati la colpa della mancata realizzazio-
ne del repentino cambiamento di fronte che Castellano era andato ad offrire.
Ma se è vero che la notizia dell'armistizio, che gli Alleati avevano impo-
sto, aveva avuto quell'effetto, è altrettanto vero che il proposito del cam-
biamento di fronte, al di là delle singole e gravi responsabilità di molti,
militari e politici, non aveva trovato consenso nel paese, come le vicende
dell'8 settembre avevano dimostrato. Tuttavia la richiesta di Badoglio non
era priva di un suo fondamento giacché agli Alleati interessava un concorso
(32) Eisenhower a Badoglio, 13 settembre 1943, in D.D.I. , serie decima, vol. l, D. 6.
(33) Eisenhower a Badoglio, 14 settembre 1943, ivi, D. 7; Chandler, op. cit., vol. III,
p. 1413.
(34) Macmillan, op.cit., p. 222-223; ma anche Badoglio, op.cit., p. 128-130, per la so-
stanza del ragionamento.
I-VOLUME-quarto-anno-1994.indd 471 03/03/16 17:09