Page 527 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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524 ALFONSO BARTOLINI
Non credo possano essere inquadrate in aree di resistenze militari
le operazioni condotte in Corsica. La resistenza semmai fu dei tedeschi
che tentarono inutilmente di conservare le posizioni che già da tempo ave-
vano occupate. Furono comunque operazioni brillantissime.
Fu invece un'autentica resistenza quella degli internati militari che
nei campi di mezza Europa furono oltre 600 000. Tra di essi numerosi
erano i militari che avevano combattuto o avevano tentato di farlo, uffi-
ciali e soldati. Degli internati militari in questo ultimo periodo si è molto
parlato. Uomini che rifiutando la libertà offerta dai nazisti e respingendo
sollecitazioni dei propagandisti della Repubblica Sociale fecero crollare le
illusioni di Salò e di Berlino di trarre da essi un nuovo Esercito da gettare
nel fuoco delle ultime battaglie. I campi d'internamento furono una fuci-
na di uomini che in quella dolorosa esperienza sentirono ancora la dignità
di appartenere alle Forze Armate del loro Paese. L'Italia della disfatta e
dell'armistizio aveva bisogno di questa pagina di dignità e di coraggio.
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