Page 528 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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GLI  INTERNATI  MILITARI  IN GERMANIA:
                  UNA VITA  NELL'ANTICAMERA  DELLA  MORTE







                                                                 GERHARD  SCHREIBER



               Introduzione

                    La sorte dei soldati catturati dai tedeschi dopo 1'8 settembre del 1943
               riguarda una parte delle vittime italiane della  ~irannia nazista.  Queste -
               nel loro insieme, senza considerare i morti causati dalle operazioni belli-
               che -  erano non meno di 97 000. Ciò significa che tutti i giorni nel pe-
               riodo dall'uscita dalla guerra dell'Italia fino alla resa ufficiale della Wehrmacht
               nel Sud, il2 maggio del 1945, morirono per mano tedesca- sia in modo
               diretto  che  indiretto  -  162  italiani:  bambini,  donne  ed  uomini  d'ogni
               età.  Tra  cui  come  minimo  45 000  internati  militari.
                    Questi internati  nei  campi di concentramento della  Germania rap-
               presentarono e rappresentano uomini traditi e disprezzati  che  ciò  nono-
               stante  non  si  rassegnarono  e  non  si  comportarono  da  opportunisti.  Al
               contrario essi  conservarono,  in maggioranza, il proprio onore attraverso
               una resistenza le  cui espressioni  furono  certamente molteplici,  ma tutta-
               via possiamo definire detta resistenza con una sola parola: il NO alla col-
               laborazione  con  il  fascismo  ed  il  nazionalsocialismo.<ll


                *  Vorrei  ringraziare sentitamente la  dottoressa  Paola  Effenberger  per il  gentile aiuto
                  riguardo  alla  traduzione  del  testo.
               (l)  Questo contributo si  basa essenzialmente su G . Schreiber, l  militari italiani internati
                  nei campi di concentramento  del  Terzo  Reich  1943-1945.  Traditi,  Disprezzati,  Dimenticati,
                  Roma, Stato Maggiore dell'Esercito Ufficio Storico,  1992. Ma il presente saggio prende
                  inoltre in considerazione -  particolarmente nella parte che riguarda il "trattamento
                  degli  internati militari" -  fonti  nuove che finora  in gran parte non sono state mai
                  citate:  neanche,  per  problemi  di  spazio,  nel  libro  sugli  internati  militari  nel  quale
                  ne fu  fatto soltanto un cenno (p. 646, nota 409) sul fondo in merito. Di conseguenza
                  questo saggio non intende ripetere o riferire i dettagli sulla vita nei Lager che furono








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