Page 72 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Fougier a suggerire il 31 maggio, al Comando Supremo di ritirare gli ae-
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rei in Sicilia.< > Ambrosia assentì tre giorni dopo, consentendo ai quat-
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tro C.202 del 151° di lasciare l'isola.<9> Le operazioni aeree proseguirono
sino alla notte sul 10 giugno, quando gli italiani effettuarono 20 missioni
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di trasporto, di cui 13 riuscite, ed i tedeschi 34.< >
L'ammiraglio Pavesi scelse di arrendersi alle 11.00 dell'll giugno,
quando la guarnigione aveva subito 41 morti, di cui sei civili, e 109 feriti,
di cui sei civili, ed ancor prima di ricevere da Mussolini la relativa auto-
rizzazione.<71> Il Comando Aeronautica Sicilia potè seguire l'incredibile
vicenda "in diretta" attraverso il collegamento radio mantenuto dal sotto-
tenente D'Amico, relazionando Superaereo anche circa l'esplicito ordine
di Pavesi di non far saltare l'hangar, i depositi e le attrezzature, tutte già
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minuziosamente minate.< > Se per la Regia Aeronautica la caduta dell'i-
sola non aveva in fondo comportato ingenti perdite di materiale, il con-
trasto tra le diverse volontà di resistenza lasciava intravedere alcuni dei
temi principali della successiva Campagna di Sicilia.
Sulla Sicilia
La Campagna di Sicilia si caratterizzò per due aspetti: da un lato,
il martellamento delle basi da parte alleata, in funzione di controaviazio-
ne, con rilevantissimi danni al personale, alle attrezzature, ai velivoli (118
aerei tedeschi e 50 italiani distrutti al suolo nei giorni 10-22 luglio); dal-
l'altro, l'impiego sino allo stremo del materiale esistente, anche se grave-
mente obsoleto: è il caso del 50° Stormo Assalto, dotato dei superatissimi
Fiat G.50, ridotto da 45 a 10 aerei in tre giorni. Il primo aspetto è, dal
punto di vista dello svolgimento delle operazioni, senz' altro quello preva-
lente, ciò che esime dal tentare un rendiconto dettagliato delle singole azioni.
(68) Superaereo a Comando Supremo, 1B-9249, 31 maggio 1943, in A.U.S.A.M., SLl-9,
(B1-3911, vol. 3°), parafrasato in G. Santoro, cit., II, p. 536.
(69) Comando Supremo a Superaereo, 51056/P, 3 giugno 1943, riportato in G. Pesce,
cit., 3/1986, p . 91. In uno dei rari momenti d'inattendibilità, G. Santoro, cit., II,
5 36, afferma invece che il comando della piazza marittima negò il proprio assenso,
bloccando i caccia sull'isola dove sarebbero stati inesorabilmente inesorabilmente
distrutti.
(70) G. Pesce, cit., p. 95 .
(71) Per le perdite, G. Pesce, cit., p. 93; per la resa, ibid., p. 95.
(72) Ibid., p. 96-97.
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