Page 75 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE OPERAZIONI IN TUNISIA E NELL'ITALIA MERIDIONALE 75
L'intensità dei bombardamenti anglo-americani aveva in realtà crea-
to una situazione in cui la manovra di reparti e, a maggior ragione, il loro
impiego divenivano estremamente aleatori. Ne fa fede una comunicazio-
ne al Comando Supremo del 12 luglio, in cui si dichiaravano utilizzabili
"in tutto o in parte soltanto sei aeroporti ed est da presumere che tale
situazione potrà aggravarsi prossimi giorni".< 84 > Il 3° ed il 150° Gruppo
avevano avuto "tutti velivoli distrutti aut danneggiati gravemente": per
la già ricordata precisa volontà tedesca sul posto non vi erano parti di
ricambio, costringendo Superaereo a contemplare il rientro del personale
e la sua distribuzione tra altri reparti caccia.
I due gruppi del 4 ° Stormo ed il 21 ° Gruppo contavano assieme una
ventina di velivoli efficienti, mentre modeste erano le prospettive d'invia-
re rinforzi: la 362 a Squadriglia su Re.2005 ed una del 51° Stormo, ri-
spettivamente tratte dalla difesa di Roma e dalla Sardegna. Oltre a questo
si prevedeva solo di poter inviare "aliquote velivoli tratti dai Gruppi con-
tinente [o} quelli di nuova produzione".< 5) Lo stesso giorno il 102° Grup-
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po informava l'Aeronautica della Sicilia di "aver avuto totalità apparecchi
danneggiati da reazione avversaria durante azione 11/7'' e di essere per-
tanto "impossibilitato agire nuovamente fino a che non giungano mate-
8
riale et specialisti occorrenti". <6>
Il 15 luglio l'aeroporto di Palermo comunica va che l'efficienza dei
suoi reparti era limitata a tre C.205 del 51 ° Stormo, due C.202 del 21 °
Gruppo e quattro CR.42 del 15 ° Stormo Assalto: il giorno successivo l' ef-
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ficienza bellica del 5 l era ridotta a zero e quella del 15 ° a due CR.42. < >
Ma le difficoltà che si presentavano erano anche di altro tipo: costringen-
do gli aerei ad operare sulla sola base delle informazioni della Dicat, ad
esempio, la distruzione o il trasferimento dei radar da parte dei tedeschi
(84) Superaereo a Comando Supremo, lB/10961, 12 luglio 1943, in Mattesini-Germelli,
cit., II, II, p. 968, e già apparso integralmente in G. Santoro, cit., II, p. 546-547.
Tale comunicazione si basava probabilmente sulla 92109 dell'Aeronautica Sicilia,
in A.U.S.A.M., SLl-9, (Bl-39/1, vol. 3°), che riportava la situazione alle ore 10.10
del mattino.
(85) Ibid.
(86) Aerosicilia a Superaereo, 095012 (396), 12 luglio 1943, in A.U.S.A.M., SLl-9,
(Bl-39/1, vol. 3°). Il testo reca l'annotazione manoscritta "a Bollettino".
(87) Aeroporto Palermo a Superaereo, 20030, 16 luglio 1943 (ripetizione corretta dei
tele 50064 e 50065 trasmessi il 15 luglio) e id., 20020, 17 luglio 1943, entramb'i
in AUSAM, SLl-9, (Bl-3911, vol. 3°). Si noti come erroneamente i documenti ri-
portino sempre i Macchi C.202 come dotazione del 51° anziché i C.205 .
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