Page 78 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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per tornare a combattere benché privo di un occhio, fu conferita una
M.O.V.M. alla memoria. Con questa missione, che portava a trentadue
aerei su quarantadue in forza le perdite di una settimana di guerra, si con-
cluse la partecipazione attiva del reparto alle operazioni in Sicilia. Sino
al 3 settembre il 5° Stormo, ormai basato a Manduria, non ebbe infatti
occasioni di combattimento.
Analoga, nella sua brevità, la vicenda del 103 ° Gruppo Tuffatori,
il cui addestramento a Lonate Pozzolo è affrettatamente interrotto e del
121°, addirittura costituito ad hoc con i velivoli della scuola di specialità,
per inviare a Crotone gli uomini e pochi, obsoletiJu.87R. Segue un'azio-
ne su Augusta, con l'abbattimento di due Stuka e il grave danneggiamento
di altri che pur rientrando alla base risultano non più utilizzabili. Il 13
nuova azione, con perdita di sette velivoli su otto ed esaurimento del re-
parto in senso materiale.<93)
Nonostante l'impegno dei pochi reparti presenti, richieste come quella
di "sistematiche azioni notturne sui campi della Sicilia occupati dal nemi-
co" con "largo impiego bombe 4R" avanzata il 18 luglio dal Comando
Forze Armate della Sicilia tramite l'Aeronautica Sicilia non avevano pos-
sibilità pratica di attuazione, né gliela potevano conferire le assicurazioni
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in merito di Superaereo.<9 > Altre azioni furono svolte da velivoli isolati
o frammenti di reparti da caccia sopravvissuti ai bombardamenti, come nel
caso dei cinque Macchi del 4 ° Stormo che nel pomeriggio dell' 11 mitraglia-
rono le truppe sbarcate vicino Siracusa o dei tre che il giorno dopo colpirono
Comiso,<95) ma, senza pregiudizio alcuno per il valore e l'impegno del per-
sonale, si trattava evidentemente di episodi sporadici non in grado di in-
fluenzare quanto accadeva a terra. Già dal 13 luglio vennero ritirati sul
continente i miseri resti di alcuni reparti: i due gruppi Messerschmitt, 3 °
e 150°, riuscirono a trasferire a Ciampino tre apparecchi in tutto.< 96 >
(93) G. Pesce, "La Regia Aeronautica e lo sbarco alleato in Sicilia", cit., p. 96-97.
(94) Aeronautica Sicilia a Superaereo, 09279, 18luglio 1943 e Superaereo a Aeronauti-
ca Sicilia, 32791, 18luglio 1943, entrambi in A.U.S.A.M., SL1·9, (B1·3911, vol. 3°).
(9 5) Per le vicende del 4 ° Stormo in Sicilia cfr. A. Duma, Quelli del Cavallino rampante,
Roma, Dell'Ateneo, 1981, p. 346 sg.
(96) Per il ritiro dei reparti cfr. Superaereo a Comando Supremo, 1B/11154, 14 luglio
1943, e Aeronautica Sicilia a Superaereo, 16 luglio 1943, entrambi in G. Santoro,
cit., p. 547.
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