Page 83 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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IL  25  LUGLIO:  I QUARANTACINQUE  GIORNI









                                                               ROMAIN H.  RAINERO



                  Collocare le vicende italiane del periodo che va dalla caduta del regi-
              me fascista, il 2 5 luglio, all'annuncio della conclusione con gli alleati anglo-
              americani del primo armistizio, 1'8 settembre, è risultato difficile agli stu-
              diosi in quanto al capovolgimento politico non ha fatto  seguito un capo-
              volgimento  immediato  delle  condizioni  dell'Italia  in  guerra.
                  Il primo proposito di Badoglio con l'annuncio della prosecuzione della
             guerra nel quadro dell'alleanza con la Germania a p pare oramai come l'e-
             lemento emblematico di una confusione politica generale che è la caratte-
              ristica  più  evidente  dei  cosiddetti  "quarantacinque giorni".
                  L'ambiguità e la  confusione sembrano i motivi più tenaci di  un go-
             verno  che,  pur sconfessando  il  regime  fascista,  non  riesce  a  dominarne
             le perverse conseguenze. In questa crisi il Paese si trova alle prese con quelle
             incertezze  che  il  corso  storico  successivo  non  chiarirà del  tutto.
                  In varia misura tutte le forze politiche sono coinvolte in un processo
             di  sperata  rinascita  che  il  governo  tuttavia  non  autorizzò  e  che  pone la
             monarchia in un'equivoca situazione di  ritorno a  un semiassolutismo di
             tipo  albertino.
                  Disorientamento politico e inquietudini militari accompagnano la crisi
             generale in un Italia invasa alla  quale l'esito  del conflitto appare sempre
             più negativo, lasciando la presenza tedesca rafforzarsi sul suolo nazionale
             e  l'invadenza  nemica  trionfare  nel  Sud.

                  Se  queste  possono  essere  le  considerazioni  generali  che  il  tema  dei
             quarantacinque giorni  può  suscitare appare innegabile che  vale  la  pena
             di riconsiderarne, a distanza di tanti anni, valutazioni e prospettive,  nel-
             l'intento di chiarire, e non è cosa da poco, le varie situazioni che quel tra-
             gico  periodo  della  storia  nazionale  determina.









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