Page 84 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Guardiamo innanzitutto la situazione interna dell'Italia nel momen-
to in cui, rompendo ogni logica previsione, proprio il cuore dell'edificio
fascista, il Gran Consiglio del fascismo, determina la fine del regime mus-
soliniano. Dei fatti che portarono alla nomina del maresciallo Badoglio
alla suprema carica del governo e delle fasi finali della presenza di Musso-
lini a Roma con il conseguente arresto e crollo di ogni ipotesi fascista le
testimonianze di attori e di osservatori coevi hanno dato oramai agli stori-
ci una quantità vastissima di materiale che ci consente, nella moltitudine
dei punti di osservazione, di avere degli eventi del25 luglio 1943 in avan-
ti una visione storica accettabile e definitiva. Dal primo tentativo organi-
co di riesame complessivo della vicenda che il prodotto di uno speciale
'Gruppo di ricerca' dell'Istituto Nazionale per la storia del movimento
di liberazione diede nel1969 con l'opera fondamentale su L'Italia dei qua-
rantacinque giorni all'ultimo libro di testimonianze di un giornalista del Cor-
riere della Sera, Gaetano Afeltra della metà del 1993 possiamo dire che
rimangono poche zone d'ombre e pochi dubbi sui fatti che dominarono
la scena italiana di quei giorni.<O La riflessione storiografica sulla caduta
del fascismo e sul periodo incerto fino all'annuncio dell'armistizio si è evo-
luta da una prima posizione di puro fatto antecedente alla Resistenza a
vero e proprio periodo autonomo che meritava di essere visto nella sua
essenza contraddittoria ma autonoma.
Gli inizi di questo studio furono segnati da una contrapposizione tra
una interpretazione largamente proiettata sugli eventi successivi, quasi una
logica premessa, ed una interpretazione di autonoma interpretazione de-
gli eventi che logici certamente non furono, quasi una concatenazione per-
versa di eventi che quasi senza filo interpretativo corretto si snodò in quelle
poche settimane, risultante di uno sfacelo che non colpiva unicamente il
regime caduto con l'arresto di Mussolini. Del primo tipo di posizione fu-
rono i primi assertori coloro che della guerra di liberazione successiva erano
gli interpreti ufficiali e che si radunavano nelle varie sedi dell'Istituto Na-
zionale. Più che di dibattito vero e proprio vi era affermato un assioma,
quello della lucida preparazione di un evento che, dopo l'armistizio, si
manifestò appieno e cioè l'insurrezione. Basterebbe ricordare per questa
(l) L'Italia dei quarantacinque giorni. 1943: 25luglio- 8 settembre, Studio e documenti, Milano,
Istituto Nazionale per la storia del Movimento di Liberazione, a cura di L. Ganapini
e M. Legnani, 1969; G. Afeltra, l 45 giorni che sconvolsero l'Italia. 25 luglio- 8 settembre
1943. Dall'osservatorio di un grande giornale, Milano, Rizzoli, 1993.
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