Page 249 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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soldato né come privato punto Botto aveva delle riserve politiche sulle quali ho am-
piamente intrattenuto il colonnello {von} Veltheim punto Successore Tessari est, poli-
ticamente et militarmente, perfettamente in linea punto. È stato primo ed unico generale
che dal settembre si è messo a disposizione del governo repubblicano. Mussolini".
Il ruolo tedesco nella crisi è riassunto senza mezzi termini in un me-
morandum del maggio 1944: "Per timore che l'atteggiamento del Colonnello Botto,
riconosciuto dalle stesse autorità italiane come un elemento di dubbia fede fascista,
potesse eventualmente influire sullo spirito fascista della Aeronautica Italiana, si
è proceduto al suo licenziamento". È difficile comprendere come, in contrasto
con l'ampia documentazione archivistica, si sia potuto affermare che "Man-
fred [sic} von Richtofen [ ... } ha stima del sottosegretario all'Aeronautica Carlo [sic}
Botto [e che} considera il provvedimento [di sostituzione} una mossa deliberata-
mente antitedesca'' . (63)
Tessari prese servizio 1'8 marzo, assumendo anche la carica di capo
di stato maggiore già rivestita dal ten. col. Giuseppe Baylon, che fu retro-
cesso a sottocapo. Mentre il personale reagiva con incredulità, Farinacci
esultò. Sul Regime Fascista dell'8 marzo apparve un commento che non ten-
tava neppure di celarne la soddisfazione:
"Salutiamo nel generale Tessari un valoroso che, certamente, saprà ricondurre
l'ala italiana alle sue tradizioni gloriose di coraggio e perizia ineguagliabili. Do-
vremmo dire qualche parola anche per il col. Botto; ma non è il caso, visto che ormai
se n 'è andato!''
Amareggiato e afflitto da problemi di salute, Botto si chiuse in un
silenzio che non avrebbe più voluto rompere. Come sottosegretario aveva
dimostrato capacità e determinazione non comuni, ma a controbilanciare
i pregi stava una personalità sin troppo compresa nel proprio ruolo, forse
perché cosciente della grande difficoltà di onorare la medaglia d'oro che
portava. In questo senso potrebbero spiegarsi la durezza del carattere, ni-
tidamente percepita dai subordinati, e una chiusura verso l'esterno che
rendeva difficile apprezzare il lavoro da lui svolto. Solo così può spiegarsi
l'apparente iato tra la lucida fermezza degli atti di Botto e la diversa im-
pressione riportata da alcuni suoi contemporanei.
Raccogliendo i frutti del lavoro di Botto, il giorno stesso del suo inse-
diamento Tessari poté registrare il debutto del gruppo aerosiluranti "Bu-
(63) Silvio Bertoldi, Salò, Rizzoli, Milano, 1976, p. 85-86. Nello stesso luogo il nome
del successore di Botto è riportatO come Luigi Tessari.
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