Page 251 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 251

250                                                      GREGORY ALEGI

               Me.  109, il 27 maggio von Richtofen fece contattare Rahn affinché questi
               ottenesse dal governo  italiano,  "in aggiunta  al programma  Gò'ring",  l'asse-
               gnazione di circa 5000 uomini che percepivano ancora "la paga o anticipi
               sulle pensioni nonostante che una parte si rifiuti di  riconoscere  il Governo  Fascista
               Repubblicano e di entrare nell'Aeronautica oppure hanno una qualche imperfezione
                                                                   67
               fisica  che  sconsiglia  l'assunzione  nell'Aeronautica  Italiana" .< > Annunciando
               l'imminente riequipaggiamento  del  1°  e  2°  gruppo  caccia  sul  Me.  109,
               von Richtofen disse di aver "fatto sapere in forma  esplicita al generale  Tessari
               che questa è l'ultima occasione propizia che egli può offrire col benestare del Coman-
               dante  Supremo  all'aviazione  italiana.  Il generale  Tessari  si  è impegnato  sotto  la
               sua personale  responsabilità  di  attuare  tutte  le  misure  atte  ad evitare  il ripetersi
               di  mancanze disciplinari  di  volo ...  Il Feldmarschall  von  Richtofen  nell'intento  di
               rendere possibile il mantenimento della parola data  ritiene  necessario  mantenere il
               generale  Tessari  nella  carica" .<6B)
                    Benché in tal modo la permanenza di Tessari al sottosegretariato ve-
               nisse esplicitamente vincolata alla sua totale osservanza dei desideri tede-
               schi, questi non ritenne di dover rassegnare le dimissioni come aveva fatto
               Botto in una situazione analoga, e 1'8 giugno si recava al quartier generale
               per  discutere  con  Mussolini  e  Graziani.<69)  Quasi  contemporaneamente
               esplose presso il  l  gruppo caccia una crisi che traeva origine dalla sosti-
                                0
               tuzione di Botto, in cui gli uomini avevano visto "l'espressione di quel movi-
               mento d'italianità che aveva indotto il personale a riprendere la armi prescindendo
               da  qualsiasi motivo politico".< 70 l  Dopo una temporanea composizione della
               vicenda effettuata direttamente da Visconti e Baylon, in giugno, "l'aggra-
               varsi della situazione politica nel territorio della  repubblica che tendeva sempre più
               a trasformare il movimento repubblicano in quello di Partito, e la condotta tedesca
               nei confronti del nostro Paese portarono ad una precisa presa di posizione del maggiore



               (67)  "Appunto per  il  signor  ambasciatore",  31  maggio  1944,  in  ACS, SPD/CR,  RSI,
                   b.  74.  Poiché le  ricerche hanno evidenziato due  soli  incidenti durante l'addestra-
                   mento in  Germania,  l'accusa  parrebbe strumentale (D'Amico-Valentini,  The  Mes-
                   serschmitt  109 in  ltalian  Service,  Monogram,  Boylston,  1985,  p.  48).
               (68)  "Appunto  per  il  signor  ambasciatore",  cit.
               (69)  Diario,  sub  data.
               (70)  "Stralcio verbale interrogatorio capitano pilota Fioroni Egeo", cit. Analoghe dichia-
                   razioni  in "Stralcio verbale interrogatorio tenente pilota  in spe Erminio Cesare" ,
                   cit. In G. Lazzati, cit., p. 200-202 è una versione narrativa, perfettamente aderente
                   alla documentazione rinvenuta ma non priva di dettagli aggiuntivi, quale p. es.  l'in-
                   tervento  del  prefetto  di  Reggio  Emilia.








   II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd   250                                                     07/03/16   15:06
   246   247   248   249   250   251   252   253   254   255   256