Page 257 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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               in aggiunta  ai  contrassegni  italiani.  Con  la  concessione  di  facciata  della
               parità di grado al  comandante italiano,  per l'impiego la  dipendenza dei
               reparti sarebbe stata "dal comandante generale dell'arma aerea tedesca in Italia
              o dai comandi da  essa incaricati",  ed i reparti sarebbero stati inquadrati da
               ufficiali tedeschi o addirittura con la compresenza di equipaggi tedeschi.
               Dal punto di vista pratico, le  unità sarebbero state limitate a  un gruppo
               caccia  ed  uno  aerosilurante,  più una  sezione  da  collegamento.  Da parte
               italiana ci si batteva invece per ottenere "quello spirito di aperto cameratismo,
              di piena fiducia  e di reciproco  rispetto  [che} deve  normalmente sussistere fra  Forze
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              Armate di  Paesi  Alleati".< l  Dopo aver  ribadito l'impossibilità di  discute-
               re  "qualsiasi proposta  che presupponga  una  ingerenza pari da  costituire diminu-
               zione  o limitazione  delle  nostre  prerogative  di  Stato  Alleato",  il  promemoria
               sottolineava che, mentre il 2°  Gruppo Caccia e quello Aerosiluranti erano
              già pronti ed il  1°  Gruppo Caccia doveva solo effettuare il passaggio sui
               velivoli tedeschi, per tutti si  poneva l'esigenza di poter formare nuovi pi-
               loti quali rimpiazzi per le  perdite in combattimento. A conferma dell'im-
               portanza che nella difficile situazione assumevano i simboli nazionali era
               assai dura anche la posizione sulle insegne: "dato che i tipi di velivolo adottati
              sono germanici,  sembra  superflua  l'adozione  della  croce  uncinata,  particolarmente
              per quanto riguarda gli apparecchi da caccia".  A peggiorare il clima già teso,
               il  13  settembre era giunta la  richiesta  di  Rahn "che  tutti indistintamente  i
               militari dell'Aeronautica repubblicana,  con gesto simbolico, partecipino ai lavori di
              fortificazione  campale ... per la  difesa  del territorio  della  Repubblica  Italiana,  con
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               un impiego previsto di  14 o 21  giorni". < > Il  provvedimento,  di chiaro sa p o-
               re  punitivo in  quanto non esteso  alle  altre forze  armate,  suscitava anche
               timori  di  deportazione  in  Germania.

                   Riequipaggiato  con  la  cessione  di  Me.109G da  parte tedesca,  il  2°
               Gruppo poté infine riprendere l'attività il  19 ottobre,< 87 l  effettuando en-
               tro la fine dell'anno circa 38 ore di voli operativi e  16 ore di voli di altro
               genere. Il debutto operativo, effettuato contro una formazione di B-26 Ma-
               rauder del440° Bomber Squadron del 319° Bomber Group priva di scorta,


               (85)  "Proposte germaniche per la  ricostituzione dell'Aeronautica  Nazionale Repubbli-
                   cana", promemoria anonimo es d, in AUS/AM, AR,  care.  9 "Formazione reparti.
                   Varie".
               (86)  "Partecipazione del personale dell'Aeronautica Repubblicana ai lavori di appresta-
                   mento  a  difesa  del  territorio  della  Repubblica  Italiana",  14  settembre  1944,  in
                   AUS/AM,  AR,  care.  8.
               (87)  "Riepilogo dell'attività svolta dall'ANR durante l'anno 1944-XXIII", p. 24, in ACS,
                   SPD/CR,  RSI,  b.  74.








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