Page 259 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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              imprecisato. Nel dicembre 1944 17 piloti si presentarono dunque a Berlino-
              Rangsdorf per intraprendere il corso non sul vagheggiato Me.262 ma sul
              più difficile Me.163 "Komet" a razzo. Il clima e l'avvicinarsi dei sovietici
              portarono ad interrompere l'istruzione in febbraio senza che alcun italia-
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              no  a v esse  effettuato  un  solo  volo  sul  "Komet". <9 l
                   Completata così l'ennesima ricostruzione e salvaguardata la  dignità
              italiana, il 22  novembre in sostituzione di Molfese venne nominato sotto-
              segretario il gen.  Ruggero Bonomi.<95l Benché ufficiale di un certo presti-
              gio e di buone qualità, Bonomi ereditò una situazione che non consentiva
              margini  di  autonomia.  Già stretto  tra  la  totale  dipendenza  dai  tedeschi
              t~nto per la  guida caccia  quanto per  il  rifornimento  di  velivoli  e la  cre-
              scente pressione dell'offensiva aerea anglo-americana,  Bono mi fu  schiac-
              ciato dall'evidente sproporzione tra le  dimensioni dell'organizzazione af-
              fidatagli  e le  effettive possibilità operative.  Se  il  nemico  attestato, ancor-
              ché fermo, sugli Appennini, riduceva il territorio della RSI ai minimi ter-
              mini, ancor più grave era la contrazione dello spazio politico italiano, ciò
              che  rendeva puramente teorica la  possibilità di svolgere un'azione di  co-
              mando che  non fosse  quella  coincidente con la  pura gestione della  forza
              armata. In parte per il miglior rapporto che fu  possibile stabilire con Von
              Pohl,  in  dicembre  fu  comunque  inviato  in  Germania  per la  transizione
              sul Me.109 anche il  personale del  3°  Gruppo Caccia,  la  cui  formazione
              era  stata  interrotta  dagli  eventi  di  agosto.

                   L'inverno di Bonomi non poteva dunque che coincidere con la defi-
              nitiva scissione tra l'organizzazione burocratico-amministrativa ed i reparti
              operativi. Per l'ultimo quadrimestre di guerra, dunque, la storia dell' ANR
              si  rispecchia nelle vicende operative con un grado molto superiore a quel-
              lo precedente, testimoniando un impegno che, pur senza speranza di inci-
              dere  concretamente  sui  fatti  bellici  e  nonostante  il  disvalore  derivante
              dall'alleanza con i tedeschi, non può non meritare rispetto. Nel tardo gen-
              naio 1945 il 2°  Gruppo Caccia iniziò il riequipaggiamento con Me.109G


              (94)  La  pubblicistica ha spesso accreditato la  vicenda di una consistenza maggiore che,
                   allo stato della documentazione, non può tuttavia essere sostanziata. Di particolare
                   interesse per la  disinformazione che  potrebbe ingenerare  nei  lettori  meno  accorti
                   F. D'Amico e G. Valentini, "Comete tricolori",}P4, aprile 1994, p. 80-85 un falso
                   (dichiarato in chiusura) accuratamente realizzato quale pesce d'aprile tramite fan-
                   tasiose  documentazioni  private  e  l'elaborazione  elettronica  di  immagini.
              (95)  Diario,  sub  data.  Secondo  G.  Bocca,  cit.,  p.  152,  Bonomi  avrebbe  sostituito  non
                   Tessari  (naturalmente Luigi)  ma  "Carlo"  Botto. La  fantasiosa  notizia  viene  attri-
                   buita in nota a ACS, SPD/CR, RSI, b.16, f.  91, sf.  4, dove non trova però riscontro.








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