Page 260 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'AERONAUTICA  NAZIONALE  REPUBBLICANA                             259

               delle versioni  10,  10/AS e 10/U4, dotate di motori DB.605 AS e D di mag-
               gior potenza.<96>  Con la  nuova dotazione il  2°  Gruppo sostenne vari scon-
               tri nei mesi di febbraio ( 4, 6,  12 e  l 7)  e marzo (3  e 2 3 ),  oltre a  numerosi
               duelli  isolati.  Interessante anche l'incarico di  fornire  la  copertura caccia
               per i decolli e gli atterraggi dei bireattori Arado 234 del "Kommando Som-
               mer"  impegnati  in  missioni  di  ricognizione  a  lungo  raggio.
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                    Completato l'addestramento, nel gennaio 1945 i piloti dell Gruppo
               Caccia furono impiegati per consegnare in volo ai  reparti tedeschi alcuni
               Me.l 09 destinati a rimpiazzare le  perdite subite nell'operazione "Boden-
               platte". Poi, ricevuti da febbraio nuovi aerei a Monaco-Riem, iniziò il rien-
               tro  in  Italia  del  reparto  che  andò  a  schierarsi  nella  vasta  brughiera  di
               Gallarate, con strisce di decollo a Malpensa e Lonate Pozzolo e la possibi-
                                                                               7
               lità di usufruire dell'assistenza tecnica dell' Agusta a Cascina Costa.  <9 > Do-
               po un breve corso supplementare di tiro anche il  1°  Gruppo fu  dichiarato
               pronto all'impiego.  Benché il  3°  Gruppo sia  accreditato  in alcuni  docu-
               menti tedeschi di una forza  di  21  apparecchi al 9  aprile,  in Italia giunse
               solo l'apparecchio del comandante di Gruppo, cap. Ferdinando Malvezzi,
               mentre il  resto  della  forza  conteggiata  era  ancora  a  Holzkirchen.  Anche
               i sei caccia trasferiti il 20-21 aprile 1945 dai piloti del 3°  Gruppo furono
               in  realtà  consegnati  al  2°  Gruppo,  ed  il  reparto  si  sbandò  tra  Molveno
               e  Orio  al  Serio.<98)
                    L' ANR affrontò dunque l'ultima fase della guerra con i suoi due Grup-
               pi Caccia tradizionali. Il  1°  Gruppo entrò in combattimento il  10 marzo,
               senza  intercettare  il  nemico.<99)  Uno  scontro  maggiore  con  B-26  e  P-47
               ebbe luogo  il 14.  La  scorta americana  riuscì  a  proteggere  i  bombardieri
               al prezzo di un solo P-47, mentre gli italiani persero tre aerei in combatti-
               mento, uno per stallo in atterraggio e due rientrati in condizioni non ripa-
               rabili.  Nelle settimane successive la  forte  opposizione aerea  rese difficile
               l'impiego. Nel mese di aprile si contano dunque solamente l'intercettazio-
               ne  di  quattro  P-4 7  impegnati  in  una  ricognizione  meteorologica,  il  l O,
               e  l'abbattimento  di  un  B-24  nei  pressi  di  Como  il  19.


               (96)  D'Amico-Valentini,  The  Messerschmitt ... , cit.,  p.  80.
               (97)  D'Amico-Valentini,  The  Messerschmitt ... , cit.,  p.  97  sg.
               (98)  Per una trattazione più completa delle vicende del reparto cfr.  " 113° Gruppo Cac-
                    cia  dell'ANR"  Giuseppe  Grandi  Aerofan,  nn.  55/56,  luglio-dicembre  1990,  p .
                    133-140,  e  D'Amico-Valentini,  The  Messerschmitt ... ,  cit.,  p.  105-106.
               (99)  Anche per queste vicende dipendiamo da  D'Amico-Valentini,  The  Messerschmitt ... ,
                    cit.,  p.  97-101.








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