Page 273 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 273

272                                                        MARCO CUZZI


              si aggiunga che il Capo della Provincia avrebbe potuto sospendere la Con-
              sulta  in qualsiasi  momento  per  "gravi  ragioni  di  carattere  amministrativo  o
              di ordine pubblico",  e per le  stesse  ragioni  il  Ministro dell'Interno avrebbe
              potuto scioglierla ed entro un tempo massimo di sei mesi convocare nuo-
              ve elezioni. In una situazione politico-militare dirompente quale quella della
              RSI nel  1944, qualsiasi avvenimento- anche di infima importanza- avreb-
              be potuto convincere le  autorità a sospendere le  attività degli  organismi
              elettivi:  sin dalla loro  nascita,  sulle Consulte Comunali collettive gravava
              l'ipoteca del Partito e del Governo, che le avrebbe rese di fatto scarsamen-
              te  leggittimate  e  rappresentative.
                  Mentre lo  Stato si  stava dando una struttura istituzionale centrale e
              decentrata,  i  singoli  dicasteri  tentarono,  faticosamente,  di  fare  ripartire
              la  macchina  burocratica  ed  amministrativa  ordinaria,  istituendo  organi
              ed enti per fronteggiare le situazioni specifiche. Particolare attenzione venne
              prestata all'alimentazione ed ai problemi relativi all'approvvigionamento
              delle derrate alimentari. I Capi delle provincie vennero autorizzati alla mo-
              bilitazione dei  cittadini e delle  aziende  per assicurare gli  approvvigiona-
              menti. Gli ammassi delle derrate alimentari vennero regolamentati con il
              provvedimento  del  19 maggio  1944, mentre i consumi  familiari  furono
              limitati attraverso l'introduzione della  carta di  razionamento  (18 agosto
              1944).  I  problemi logistici  e distributivi  spinsero i  Capi delle  provincie
              che correvano il  rischio della carestia a richiedere la creazione di un Ente
              unico,  inquadrato  nella  Direzione Generale dell'Alimentazione  presso  il
              Ministero dell'Agricoltura,  che  disciplinasse il  reperimento e la  distribu-
              zione di tutti i generi alimentari tessera ti e contingentati. L' 11 marzo 1944
              la settima riunione del Consiglio dei Ministri deliberò la nascita della "Di-
              rezione Generale dell'alimentazione e dei prezzi", che riuniva i servizi ap-
              partenenti  alla  Direzione  generale  dell'alimentazione  ed  alla  Direzione
              generale del tesseramento, dei prezzi e della statistica dei generi alimenta-
              ri. "Con tale provvedimento", si leggeva nello schema del decreto "si semplifi-
              ca radicalmente la materia, anche nel campo di tutti gli organismi che, per rispondere
              a necessità contingenti, sono venuti a moltiplicarsi in passato, specialmente nella sfe-
              ra dell'approvvigionamento e della distribuzione dei generi alimentari, creando in-
              terferenze e doppioni e suscitando  nell'opinione,  sia dei produttori agricoli,  sia delle
              masse consumatrici, un senso di confusione e di sfiducia nell'applicazione della qua-
              lifica  annonaria'' .  (7)


              (7)  Ibidem,  p.  69.








   II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd   272                                                     07/03/16   15:07
   268   269   270   271   272   273   274   275   276   277   278