Page 277 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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la lunga e complessa operazione burocratica che ne sarebbe conseguita,
e sottolineando che - almeno per il momento - la statalizzazione si sareb-
be limitata alle imprese eroganti servizi pubblici (telefoni, acqua, gas, elet-
tricità). "Lo stesso Duce" scriveva ancora Rahn " ... vede la cosa più dal punto
di vista ideologico. Il Duce si è espresso in questi termini: Finora capitale e lavoro
erano equiparati. Ci è stato a ragione rimproverato di avere trascurato il program-
ma sociale del fascismo e che i dirigenti fascisti si sono arresi alle seduzioni della
plutocrazia. Adesso il'lavoro dominerà sul capitale e in una terza fase che seguirà
in futuro, lo Stato assorbirà tutti gli interessi che si pongono fuori della sfera dell'in-
dividuo . ... Egli (Mussolini-NdA) pensa di procedere con la massima cautela e ha
dato istruzioni onde evitare tutto ciò che potrebbe incidere in maniera negativa sulla
produzione". Rahn terminava la sua relazione riassumendo gli effetti della
pubblicazione della Premessa del 13 gennaio .e sottolineando la preoccu-
pazione degli imprenditori vicini al generale Leyers e lo scetticismo degli
operai.0°l
Nei giorni successivi le autorità tedesche, e con esse gli imprenditori
legati a Leyers, tranquillizzati dalle assicurazioni dei dirigenti della RSI
non sollevarono ulteriori eccezioni, fiduciosi com'erano che alle dichiara-
zioni di principio del 13 gennaio non sarebbero succeduti provvedimenti
legislativi concreti. Di conseguenza in questi circoli destò sorpresa, se non
addirittura irritazione, la notizia giunta a Rahn ai primi di febbraio del-
l' imminente pubblicazione di un decreto legislativo ad hoc sulla socializza-
zione e la statalizzazione delle imprese. L' l l febbraio il Ministro Tarchi
si incontrò con Rahn. Dalla relazione del plenipotenziario tedesco si co-
glie il malcelato fastidio delle autorità germaniche in Italia. " La nuova leg-
ge", scriveva Rahn riportando le parole di T archi " ... rappresenterebbe una
misura di lotta contro l'influenza comunista e bolscevica alla quale i lavoratori ita-
liani sono più esposti di quelli tedeschi. Anche la Germania deve essere dunque inte-
ressata a sostenere il governo fascista nella sua lotta contro le forze plutocratiche e
comuniste nel paese". o o Rahn esponeva quindi il pensiero di Mussolini in
proposito, riportatogli dal titolare del dicastero dell'Economia Corporati-
va: "Il Duce considera questo provvedimento come una sua propria opera e desidera
portar/a a realizzazione e render/a pubblica senza esitazioni. In conclusione, ho det-
to al ministro delle Corporazioni che avrei dovuto sollevare obiezione contro il modo
(10) Nicola Cospiro- Hans Werner Neulen, Salò Berlino: l'alleanza difficile, Mursia, Mi-
lano, 1992, p. 68-69.
(11) Ibidem, p. 72.
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