Page 326 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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I RAPPORTI DIPLOMATICI DEL CLNAI
MASSIMO DE LEONARDIS
Nelle crisi di regime che rompono la continuità costituzionale di uno
Stato ed ancor più nelle guerre civili, i governi giunti al potere, e, nel
secondo caso, le parti in conflitto ricercano il consenso, l'aiuto e il "rico-
noscimento" O> degli Stati esteri e sviluppano quindi una "attività diplo-
matica" volta al raggiungimento di tali obiettivi. Nell'Italia del dopo
armistizio, il Regno del Sud, come è stato impropriamente ma efficace-
mente chiamato il Regno d'Italia, aveva affermato la sua realtà internazio-
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nale < > con assai maggiore successo della Repubblica Sociale Italiana. Un
terzo attore si presentava però sulla scena a rivendicare una sua legittimi-
tà, a ergersi quasi come terzo governo italiano: il Comitato di Liberazione
Nazionale Alta Italia (CLNAI). La sua "attività diplomatica" fu quasi in-
teramente rivolta ad ottenere dagli anglo-americani, e in subordine dal go-
verno del sud, aiuti per la lotta partigiana e riconoscimento del proprio
ruolo politico.
Inoltre il CLNAI cercò con scarso successo di allacciare "rapporti
diplomatici" con il movimento di resistenza di Tito e con il governo prov-
visorio francese sia per sviluppare la lotta comune, sia per creare un cli-
ma favorevole alla soluzione pacifica delle controversie territoriali che
sarebbero inevitabilmente emerse alla fine del conflitto.
(l) Per una rapida trattazione del " riconoscimento" internazionale cfr. E. Serra, Ma-
nuale di storia delle relazioni internazionali e diplomazia, VII ediz., Milano 1993, p.
336-337.
(2) Cfr., in questa stessa serie M. de Leonardis, "Realtà internazionale del Regno del Sud",
in Commissione Italiana di Storia Militare, L'Italia in guerra. Il quarto anno- 1943,
a cura di R. H . Rainero, Roma 1994, p. 3 5 3-79.
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