Page 543 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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ad essere accettata quale modello di democrazia popolare anche da parte
di chi non aveva né poi avrebbe fatto mistero del proprio anticomu-
nismo.OS)
Il corso del 1944 risultò insomma contrassegnato, per quanto attie-
ne i risorgenti partiti italiani, da semplificazioni ed esasperazioni defor-
manti, oltreché dall'impoverimento delle proprie fonti ispiratrici, anche
perché - come più oltre vedremo - venne rimessa in discussione la fon-
dazione stessa dell'unificazione nazionale e fu sottoposto ad aspra revisio-
ne il Risorgimento, quanto meno nel suo approdo storico: monarchia
rappresentativa assicurata all'Italia dalla dinastia sabauda.
In tale scenario possono essere meglio comprese le conseguenze poli-
tiche di lungo periodo di taluni passaggi nodali della vicenda partitico-
istituzionale di un anno, quale il 1944, aperto da due manifestazioni di
rottura politico-istituzionale col passato: a Bari e a Venezia. Nel congres-
so dei CLN di Bari, a fine gennaio come è noto per motivi non ancora
del tutto chiariti anche il più autorevole rappresentante della dirigenza
lealistica, Benedetto Croce, si scagliò con inusitata asprezza contro il so-
vrano in carica, appoggiando senza esitazioni l'ordine del giorno :.-ichÌe-
dente l'immediata abdicazione di Vittorio Emanuele III, propugnata dal
Collare dell'Annunziata Carlo Sforza in un intervento "violento e pieno di
insulti all'indirizzo del Re", come sintetizzò l'aiutante di campo, Paolo Pun-
toni.06> Eppure, proprio come osservava quest'ultimo, "gli alleati, ma so-
prattutto gli inglesi, nella loro azione perseguivano un fine molto chiaro; servendosi
di uomini che potevano stare alla pari dei vari Buffarini e Farinacci, volevano
(15) Era questa, come oltre ripetiamo, la deduzione più rilevante sul piano locale dell'al-
leanza tra USA, Regno Unito e URSS, su cui Giancarlo Giordano, Storia della politica
internazionale, 1870-1992, Milano, Angeli, 1994, p. 258 e sg.). Per un approfondi-
mento alla posizione internazionale dell'Italia e dei ristretti margini della sua auto-
nomia decisionale v. Luigi Rossi, Gli Stati Uniti e la "provincia" italiana, 1943-1945.
Politica ed economia secondo gli analisti del servizio segreto americano, Napoli, ESI, 1990;
Rosaria Quartararo, Italia e Stati Uniti. Gli anni difficili, 1945-1952, ivi; 1986. (15)
V. per tutti il caso di Edgardo Sogno, Il falso storico dell'antifascismo comunista, Bolo-
gna, Analisi, 1994. V. altresì Sergio Cotta, Quale Resistenza, Milano, Rusconi, 1977.
(16) P. Puntoni, Parla Vittorio Emanuele III, intr. di Renzo de Felice, Bologna, Il Mulino,
1993, p. 202. Sulle traversie della Corona durante la guerra di liberazione v. il do-
cumentato Massimo De Leonardis, "La Gran Bretagna e la monarchia italiana.
1943-1946" in Storia contemporanea, 1981, p. 57-134 (e, dello stesso, La Gran Breta-
gna e la resistenza partigiana in Italia, 1943-1945, Napoli, Guida, 1988), nonché Do-
menico De Napoli - D. Ratti - S. Bolognini, La resistenza monarchica in Italia,
1943-1945, 'Napoli, Guida, 1985.
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