Page 545 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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aveva n potuto tener conto, proprio perché insussistenti all'epoca dei "fat-
ti" loro imputati dagli "epuratori".<I S)
I mesi successivi al Congresso di Bari non concorsero a rasserenare
gli animi né a concedere spazio a quanti già additavano la necessità di
guardare, oltre che alla guerra, alla riconciliazione nell'interesse supremo
della Patria. Tra fine marzo e metà aprile la radicalizzazione della lotta
politica e la sua degenerazione in guerra civile subirono una netta accele-
razione. L'attentato di via Rasella a Roma (23 marzo), col seguito della
prevista immediata rappresaglia germanica, consentì ai tedeschi di fare
quanto altrimenti mai avrebbero potuto: inchiodare davanti al plotone d'e-
secuzione centinaia di prigionieri politici e di militari, altrimenti bene o
male tutelati dalle convenzioni di Ginevra, causò l'annientamento del nu-
cleo di un possibile "partito nazionale" imperniato su Giuseppe Cordero
di Montezemolo, capo del fronte clandestino di resistenza fedele al Re.09)
Più che ai germanici e alla RSI la sua eliminazione giovò agli estre-
misti di sinistra, decisi a scatenare una guerra senza quartiere non solo
contro i nazifascisti ma anche contro il cosiddetto "blocco reazionario"
arroccato attorno a Vittorio Emanuele III e al maresciallo Badoglio. I te-
deschi anzi, in tutti i Paesi occupati .gi prefissero di tenere aperti canali
di comunicazione diretta con ambienti dell'opposizione.
Anche a tale scopo serbarono in ostaggio, ~ziché eliminarli, autore-
voli uomini politici che a tutta prima apparivaw nemici irriconciliabili,
come il socialista francese Léon Blum. E lo stesso poi fecero anche con
Ferruccio Parri nella fase conclusiva della guerra.
Se non otteneva di sospingere le grandi masse all'iniziativa contro
gli occupanti, bensì, semmai, le retrocedeva verso la più strenua difesa
della sopravvivenza quotidiana e un attendismo intriso di avversione ver-
so qualsiasi ideologia o politica,< 20 ) la rappresaglia riuscì invece a sfoltire
drasticamente il ventaglio delle forze partitiche e a sbilanciare a sinistra
l'asse del CLN. Una ulteriore spallata in questo senso venne dall'assassi-
nio di Giovanni Gentile (15 aprile 1944): nuovo passo sulla via della ra-
dicalizzazione della guerra civile, proprio perché annientava fisicamente
(18) Lamberro Mercuri, L 'epurazione in Italia. 1943-1948, pref. di A. A. Mola, Cuneo,
L'Arciere, 1988.
(19) Sulla sua breve evoluzione v. Domenico De Napoli, Il movimento monarchico in Italia
dal 1945 al 1954, Napoli, Loffredo, 1980.
(20) V. al riguardo Renzo De Felice, Mussolini l'alleato, La guerra civile, 1943-45, Torino,
Einaudi, 1995.
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