Page 576 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA 575
non inferiore a un anno né superiore a dieci. Queste misure erano appli-
cate da una commissione provinciale presieduta da un magistrato e com-
posta di due membri estratti a sorte dall'elenco dei giudici popolari. Contro
l'applicazione di tali sanzioni, era ammesso ricorso per Cassazione anche
per il merito.
Queste Commissioni in un primo momento suscitarono allarme e
preoccupazione in molti ex gerarchi fascisti sfuggiti ai processi penali. Ma
esse furono molto clementi, i proscioglimenti prevalsero sui provvedimenti
punitivi che, del resto, non ebbero esecuzione.
Il decreto Bonomi istituì apposite commissioni di epurazione presso
le diverse amministrazioni pubbliche, gli Enti autonomi o comunque sot-
toposti al controllo della pubblica amministrazione. Dette Commissioni,
presiedute da un magistrato ordinario o amministrativo, giudicavano i di-
pendenti che si erano particolarmente compromessi con il fascismo oppu-
re erano stati assunti o promossi per benemerenze o protezioni fasciste.
Le sanzioni muovevano dalle pene disciplinari dell'ammonizione e
della sospensione sino alla totale dispensa dal servizio e alla perdita del-
l'impiego e del diritto alla pensione. Era ammesso ricorso a una Commis-
sione Centrale e al Consiglio di Stato ma solo per motivi di competenza.
Analoghe le disposizioni a carico degli iscritti agli albi delle professioni,
delle arti e dei mestieri. Era contemplata la cancellazione dagli albi e nei
casi meno gravi la sospensione temporanea. Anche queste decisioni pote-
vano essere impugnate davanti una Commissione Centrale. Per motivi di
competenza, era possibile il ricorso al Consiglio di Stato.
Le nuove disposizioni erano nel loro complesso più severe di quelle
previste dal decreto Badoglio e contemplavano una fascia più ampia di
illeciti. Tuttavia erano più garantiste sul piano processuale consentendo
reclami non previsti dal precedente provvedimento.
Poche furono le sanzioni espiate. Le Co~missioni Centrali largheg-
giarono negli annullamenti. In servizio rimasero anche funzionari che erano
stati assunti e avevano fatto carriera unicamente per benemerenze fasciste.
Modificando le norme di diritto sostanziale e di diritto processuale
emanate dal decreto Badoglio, il decreto luogotenenziale del27 luglio 1944
disciplinò diversamente anche l'ufficio dell'Alto Commissario per le san-
zioni contro il fascismo. Le modalità di nomina non murarono, e mante-
nuta fu l'equiparazione dell'Alto Commissario al primo Presidente della
Corte di Cassazione. Furono ampliati gli organici. Vennero istituiti nuovi
Alti Commissari Aggiunti preposti ai molteplici settori dell'ufficio.
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