Page 582 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA 581
Ma con ancor più spietato criterio fu istituito a Verona un tribunale
speciale straordinario, composto da fascisti di provata fede e presieduto
dall'ex federale di Roma Vecchini. Questo eccezionale collegio di giudici
improvvisati ebbe una competenza penale addirittura "ad personas'', cioè
limitata ad individui nominativamente indicati (avvenimento del tutto nuo-
vo nella nostra moderna storia giudiziaria). Costoro erano quei compo-
nenti del gran Consiglio del fascismo (diciannove su ventotto) che nella
notte del 24 al 25 luglio 1943, convocati da Mussolini perché esercitasse-
ro la loro funzione istituzionale di consulenza, avevano votato l'ordine del
giorno proposto da Dino Grandi dando al Re l'appiglio costituzionale per
licenziare lo stesso Mussolini.
Invano il ministro della giustizia Pisenti aveva cercato di dissuadere
il duce dall'istituzione di questo tribunale che in realtà era uno strumento
di vendetta. Ciò chiaramente appariva dall'assurdità giuridica delle accu-
se e dalle modalità processuali scelte per trasformarle in sentenza di con-
danna alla pena capitale.
Tutti gli imputati furono condannati a morte. Ma la massima parte
di essi sfuggì alla cattura. Caddero sotto il piombo del plotone di esecu-
zione, solo cinque sventurati, che, credendosi protetti o comunque fidan-
do nella propria innocenza, non si erano eclissati: l'ottuagenario maresciallo
De Bono, quadrumviro della rivoluzione fascista, Marinelli, vecchio e se-
mi incosciente già segretario amministrativo del partito fascista, l'ex mi-
nistro degli esteri (e genero di Mussolini) Galeazzo Ciano, l'ex ministro
dell'Agricoltura Pareschi e l'ex presidente della Confederazione fascista dei
lavoratori dell'Industria Ciottardi. Questi due ultimi anche sotto il profilo
della rappresaglia politica chiaramente erano i meno compromessi nell' as-
serito complotto.
Non indugio su questa iniqua vicenda, egregiamente trattata dalla
relazione del dottore Marco Cuzzi. Mi limito a ricordare che con la con-
danna a morte dei gerarchi "traditori" il Tribunale speciale e straordina-
rio esaurì la sua attività.
Entrarono in funzione nei primi mesi del 1944 ed operarono con dra-
coniano impegno i Tribunali composti di ufficiali dell'esercito che aveva-
no aderito alla Repubblica di Salò. I vari Cogu (Comandi antiguerriglia)
e altri comandi militari ne sollecitavano l'istituzione presso le loro unità.
I Tribunali militari inviarono ai plotoni di esecuzione non soltanto
i partigiani, ma anche pacifici diciannovenni renitenti alla leva indetta con
il terribile bando Graziani.
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