Page 101 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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LE OPERAZIONI DELLA REGIA AERONAUTICA NEL 1945 93
dante l'Unità Aerea)", insistette nel voler "ritirare 16 apparecchi per il
9° Gruppo a Canne, dalla riserva di apparecchi esistenti a Lecce" .ml Se-
condo gli inglesi, ciò dimostrava come Fanali "non comprenda la necessi-
tà di una sistematica organizzazione di manutenzione dei suoi velivoli" ,
in quanto "motori e velivoli debbono essere gestiti in base al numero di
ore programmato, altrimenti il risultato sarà il caos e lo stormo Airacobra
sarà costretto all'inattività per carenza di velivoli" .<3S) Da qui la drastica
decisione: il9° Gruppo non sarebbe mai andato in linea "come reparto",
cosa vietata da Slessor "per ottimi motivi".
L'inserimento dello stormo Baltimore nel 254° Wing creò problemi
di altro genere, legati alla tendenza inglese a considerare il gruppo italia-
no equivalente al proprio " squadron" e, dunque, direttamente dipenden-
te dal Wing senza il tramite del comando di stormo, senza equivalente
nell'organizzazione britannica. (39) Come in altre situazioni analoghe, le so-
luzioni scaturirono lavorando "con opera paziente, tenace e continua, con-
servando sempre la più viva cordialità nei rapporti d'ufficio e personali,
mantenendo gli eventuali contrasti su di un piano di schiettezza e di ra-
gionevolezza, e soprattutto con l'ausilio dei continui riconoscimenti rice-
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vuti per il rendimento operativo" .<0l
Alcune modifiche nascevano invece da considerazioni strettamente
tecniche. L'introduzione dei Baltimore per il bombardamento rese per
esempio necessario creare la figura del "navigatore", già esistente in altre
aviazioni ma non in quella italiana.< 41 l Pertanto, tenuto anche conto del-
l'impopolarità del ruolo di navigatore presso i piloti anziani, due dei
quali "preferirono infatti essere inviati in licenza illimitata in attesa di
provvedimenti di stato", "venne deciso di impiegare come tali giovani uf-
ficiali degli ultimi corsi dell'Accademia (in maggior parte dei corsi "U ra-
na" e "Vulcano"), che tutti avevano limitatissima esperienza di navigazione
di pace, pochissimi esperienza bellica e nessuna pratica di tiro di caduta
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né in pace né in guerra" .< l
(37) Bowen Buscarlet a Ajmone-Cat, AFSC/R/10/1/AIR, 26 gennaio 1945, in AUS/AM,
GDL, carteggio rapporti con gli Alleati.
(38) Ibid.
(39) DS Stormo Baltimore, cit., p. 16.
(40) Ibid.
(4 1) DS Stormo Baltimore, cit., p. 9.
(42) Ibid.
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