Page 107 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 107
GLI ULTIMI MESI DELLA R.S.I.
MARCO CUZZI
"Noi vogliamo difendere, con le unghie e coi denti, la valle del Po;
noi vogliamo che la valle del Po resti repubblicana in attesa che tutta l'Ita-
lia sia repubblicana. Il giorno in cui tutta la valle del Po fosse contaminata
dal nemico, il destino dell'intera Nazione sarebbe compromesso; ma io
sento, io vedo, che domani sorgerebbe una forma d'organizzazione irresi-
stibile ed armata, che renderebbe praticamente la vita impossibile alle ar-
mate anglo-americane. Faremmo una sola Atene di tutta la valle del Po".O>
Con queste parole, pronunciate il 16 dicembre 1944, Benito Mussolini
avviava alla conclusione il suo discorso al Teatro Lirico di Milano, pre-
sentando il programma d'azione della Repubblica Sociale Italiana per il
194 5. Al di là delle affermazioni propagandistiche circa le nuove "armi
segrete" di Hitler che avrebbero ribaltato le sorti del conflitto in favore
dell'Asse, traspariva nel comizio del Duce la certezza del crollo imminen-
te. Mussolini ipotizzava una guerriglia in caso di vittoria alleata, un'"or-
ganizzazione irresistibile ed armata" che avrebbe dovuto ostacolare con
ogni mezzo le future autorità militari nemiche, una volta giunte sull'ulti-
mo lembo di territorio repubblicano-sociale. Ma il ragionamento del Du-
ce della R. S.I. non si fermava all'azione militare. "La resa a discrezione"
avrebbe detto Mussolini "annunciata 1'8 settembre è stata voluta dalla mo-
narchia, dai circoli di corte, dalle correnti plutocratiche della borghesia
italiana, da talune forze clericali congiunte per l'occasione a quelle masso-
niche, dagli Stati Maggiori che non credevano più alla vittoria e facevano
(l) Dalla registrazione sonora originale, riportata in Dossier di guerra- 193311945 i docu-
menti sonori originali, vol. IV, Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1971.
III-VOLUME-SESTO-anno.indd 99 22/03/16 09:33

