Page 108 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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               capo a  Badoglio" .<l  Dunque il Nemico non doveva essere ricercato tan-
               to tra le  fila  del Clnai, le  cui unità partigiane si  scontravano quotidiana-
               mente  con  i  soldati  e  i  militi  della  Repubblica  Sociale.  Il  vero,  odiato
               avversario del Fascismo repubblicano era semmai rappresentato dagli Al-
               leati, dalla Monarchia, dalle forze politiche moderate "plutocratiche", da
               una parte del Vaticano, dalla Massoneria. Il concetto sarebbe stato ripetu-
               to nel discorso di Bogliaco, il23 marzo 1945, in occasione del ventiseiesi-
               mo  anniversario  della  fondazione  dei  Fasci  da  Combattimento:  "Chi
               avevamo  di  fronte?"  si  domandava  Mussolini  riferendosi  al  1919  "Gli
               stessi di oggi. I venduti al nemico, i predicatori di una pace ad ogni costo,
               i  vessiliferi  della  rinuncia,  gli  speculatori  sul  sangue  e  sul  sudore  del
               popolo''. <3l
                   Il  1945  repubblicano-sociale sarebbe stato quindi l'anno della defi-
               nitiva  individuazione  del  Nemico  del  Fascismo.  Cancellati  vent'anni  di
               accordi e compromessi con il  Capitale, la  Monarchia, la  Chiesa e il  vec-
               chio  liberalismo,  la  Repubblica  Sociale  sarebbe  entrata  nel  nuovo  anno
               decisamente spostata a sinistra, pronta ad assumere la guida di una nuo-
               va  lotta ideologica  contro gli  eterni  "speculatori  del  popolo" . La  svolta,
               o meglio l'evoluzione di una svolta avvenuta due anni prima, sarebbe sta-
               ta sostenuta dalla maggioranza dei fascisti,  chi per scelta ideale coerente,
               chi  per  opportunismo.
                   Lotta "con le unghie e con i denti"; definitiva scelta di campo dalla
               parte del popolo; ricerca di nuovi interlocutori nello schieramento avver-
               sario: tutto il programma della R.S.I. del nuovo anno sarebbe stato carat-
               terizzato  da  queste  direttive  irrealizzabili.  Lo  Stato  di  Mussolini  stava
               assumendo  una  curiosa  dimensione  onirica,  fatta  di  sogni  impossibili.
                   Il nuovo anno non avrebbe registrato particolari provvedimenti uffi-
               ciali  degni  di  nota. Si  ebbero cinque riunioni del Consiglio  dei  Ministri
               (19 gennaio, 15 febbraio,  15 marzo, 21 marzo e 16 aprile), nel corso delle
               quali furono deliberati alcuni provvedimenti di ordine finanziario atti ad
               ostacolare la tendenza dei prezzi al rialzo, a limitare la circolazione mone-
               taria ed a contrarre la spesa pubblica, congelando le  nuove assunzioni di
               personale civile (seduta del  19 gennaio).  Per il  resto, le  riunioni di  Gar-



               (2)  Ibidem.
               (3)  Opera  omnia  di  Benito  Mussolini,  vol.  XXXII,  (a  cura  di  Edoardo  e  Duilio  Susmel),
                  La  Fenice,  Firenze,  1964,  p.  184.








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