Page 113 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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GLI ULTIMI MESI DELLA R.S.I. 105
Spinelli applicò alla lettera le indicazioni di Mussolini, dategli all'in-
domani della sua nomina: "seminare la Valle Padana di mine sociali": (IO)
la socializzazione si sarebbe trasformata quindi in una di quelle forme "or-
ganizzazione irresistibile" da contrapporre ai "liberatori" che erano state
citate dal Duce il 16 dicembre 1944 a Milano. "Gli anglo-americani sta-
vano per assediare Bologna", scrive Ugo Manunta "( ... ) Si poteva fare in
modo, o per lo meno ci si illudeva di poterlo fare, che, dilagando nella
Valle Padana, essi l'avessero trovata in uno stadio di rivoluzione avanza-
ta, irriconoscibile agli occhi stessi degli italiani, con i suoi opifici e le sue
fattorie trasformati in cittadelle della socializzazione, le sue maestranze li-
berate dallo sfruttamento capitalistico, tecnici, impiegati, operai solida-
mente impegnati a difendere una conquista sociale così preziosa da
legittimare una lotta ad oltranza contro chiunque avesse osato minacciar-
la. ( ... )" I socialcomunisti, quelli che sembravano aver più titoli per racco-
glierne l'eredità, avrebbero potuto anche non opporsi all'adempimento
dell'ultimo impegno che Mussolini sembrava disposto ad assumersi sul pia-
no sociale, e che non contraddiceva ai loro ideali. (Il)
Nei 120 giorni di vita del Ministero del Lavoro della R.S.I. fu rivista
inoltre l'intera legislazione sindacale. I contratti nazionali sarebbero stati
redatti mediante ordinanze ministeriali, ponendo lo Stato - rappresenta-
to dal Ministro del Lavoro- come unica controparte dell'organizzazione
sindacale. Ma Spinelli e Manunta andarono oltre le prerogative ordinarie,
concependo l'assetto di un ipotetico e futuro "Stato del Lavoro". Elimina-
ta la figura delle Confederazioni padronali, alle organizzazioni sindacali
sarebbero stati concessi ampi compiti. Nello "Stato del Lavoro" il cittadi-
no sarebbe divenuto, come lavoratore iscritto di diritto e non d'obbligo
al sindacato, elettore attivo e passivo. Il corpo legislativo sarebbe stato la
risultanza di elezioni di secondo grado effettuate dai rappresentanti delle
varie categorie: una "Camera dei Produttori" dalla quale sarebbero stati
esclusi i proprietari (o meglio, gli ex proprietari) avrebbe dato origine ad
una sorta di "corporativismo dal basso" completamente diverso da quan-
to stabilito dalla legislazione precedente.
Conclusa la fase preparatoria e la redazione del programma d'azio-
ne, Manunta organizzò in aprile tre riunioni, con gli industriali, gli im-
piegati e gli operai delle principali società del milanese, allo scopo di
(lO) Ugo Manunta, La caduta degli angeli, Azienda Editoriale Italiana, Roma, 1947, p. 31.
(11) Ibidem, p. 33.
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