Page 109 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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GLI  ULTIMI  MESI  DELLA  R.S.I.                                  101


               gnano non poterono che registrare l'incalzare degli eventi e rendere ope-
               rative le disposizioni del Duce. Tra queste, risulta significativa la disposi-
               zione  che aboliva  il  consenso  paterno  per l'arruolamento volontario  dei
               minorenni  (15  marzo).<4>
                    Tra gli avvenimenti politici significativi, sono da ricordare alcuni rim-
               pasti ministeriali. Si ebbe anzitutto un avvicendamento tecnico: il 21  feb-
               braio l'ammiraglio Sparzani venne sostituito alla carica di Sottosegretario
               alla  Marina Repubblicana da Bruno Gemelli,  commissario  dell'Associa-
               zione  Nazionale  Combattenti.
                    Un  significato  più politico  ebbe la  sostituzione,  avvenuta  lo  stesso
               giorno, del Ministro degli Interni Guido Buffarini-Guidi con il commissa-
               rio  regionale straordinario per il  Piemonte Paolo  Zerbino.  I  motivi del-
               l'allontanamento di  Buffarini-Guidi, già limitato  nelle  prerogative dopo
               la  nomina  di  Giorgio  Pini  quale sottosegretario  agli  Interni (20  ottobre
               1944), erano di  diversa  natura.  Anzitutto il  Ministro aveva gestito assai
               malamente l'ordine pubblico, favorendo la nascita di bande di polizia au-
               siliaria le  quali,  oltre ad essere poco controllabili ed alquanto  disinvolte
               nei comportamenti, tendevano a  riconoscere quali unici interlocutori gli
               alleati germanici. Le bande, tristemente famose per il trattamento che ri-
               servavano agli  antifascisti ed ai  sospetti catturati, avevano gettato la  Re-
               pubblica Sociale in un caos di polizie private senza precedenti nella storia
               d'Italia, screditando lo Stato di Gargnano ed il suo leader, considerato cor-
               responsabile dei crimini compiuti dai membri delle formazioni in parola.
               Inoltre, Buffarini-Guidi si era avvicinato pericolosamente alla famiglia Pe-
               tacci,  divenendo  il  confidente  di  Claretta ed  il  referente dell'amante del
               Duce nel Governo: in quella curiosa e financo patetica miscela di privato
               e pubblico che fu la  "corte" di Gargnano, la presa di posizione del Mini-
               stro  aveva  scatenato  l'ostilità di  Donna Rachele  nei  confronti  dell' espo-
               nente fascista pisano. Infine, Buffarini-Guidi era scopertamente filo-tedesco,
               e sin dalla sua permanenza in Germania nei concitati giorni che avevano
               preceduto la nascita della Repubblica Sociale, egli aveva tessuto una fitta


               (4)  "16• riunione del Consiglio dei Ministri repubblicano", in: Opera omnia di Benito Mus-
                  solini, vol. XXXII, (a cura di Edoardo e Duilio Susmel), cit., p.  166. In totale le  riu-
                  nioni  del  Consiglio  dei  Ministri  della  R.S.I.  furono  diciotto.  A  queste  dovrebbe
                  aggiungersi una diciannovesima, ufficiosa e lugubre, tenutasi il 26 aprile 1945 pres-
                  so l'Albergo Mira valle di Grandola (Como), presente gran parte dei membri del go-
                  verno  in  fuga,  compreso  Mussolini.








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