Page 300 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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292 MASSIMO DE LEONARDIS
per un intervento diplomatico al fine di moderare le pretese degli sloveni
e di ottenere che gli anglo-americani precedessero questi ultimi nell' occu-
pazione di Trieste. Il CLNAI trasmise solo la prima richiesta al governo,
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che comunque già si era mosso anche sul secondo punto. < > A dicembre,
nel corso della missione al sud della delegazione del CLNAI, fu il suo
presidente, Alfredo Pizzoni, poi aspramente criticato per questo dai co-
munisti, a chiedere al Comandante Supremo Alleato nel Mediterraneo, il
maresciallo Sir Henry Maidand Wilson, di far arrivare per prime a Trie-
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ste le sue truppe.< 9> L'appello venne poi ripetuto a Lione, nel marzo 1945,
da Valiani e dal generale Raffaele Cadorna, comandante generale del Cor-
po Vo}ontari della Libertà, che chiesero sbarchi alleati a Trieste, Pola e
Fiume.< 50 >
Sul piano militare locale il2 ottobre 1944 era stato costituito un effi-
mero "comando coordinato" tra le formazioni Osoppo, che respinsero pro-
poste di tregua dei tedeschi, e i garibaldini, che un mese dopo passarono
però alle dipendenze del IX Corpus sloveno. Gli sviluppi successivi videro
da un lato l'eccidio di Porzus dall'altro contatti tra il comandante Borghe-
se e le formazioni Osoppo per una collaborazione in senso ami-slavo. Tale
prospettiva, rifiutata dalle Osoppo, venne anche contrastata dagli inglesi,
che non volevano introdurre ulteriori ostacoli ad una intesa con il movi-
mento di Tito ed impedirono quindi il coagulo delle forze italiane ami-
slave, arrivando in aprile ad opporsi ad una azione congiunta, contro l'a-
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vanzata titina, delle Osoppo e delle formazioni militari del CLN triestino. < >
Dal canto suo quest'ultimo, ricostituito senza i comunisti, respinse
le proposte di un fronte ami-slavo formulate dal prefetto Coceani. Così
negli ultimi giorni di aprile a Trieste circolarono tre bande armate: le for-
(48) Cfr. Dé Robertis, op. cit., p. 201, Magistrati (ministro a Berna) a Bonomi, 25-1044,
DDI, vol. I, cit., n. 567 e infra.
(49) Cfr. A. Pizzoni, Alla guida del CLNAI. Memorie per i figli, Torino, 1993, p. 92-93.
Pizzoni riferì a Sforza e Togliatti, delegati dal governo, i contatti stabiliti tra CLNAI
e movimento di Tito, ricevendo "grandi elogi e incoraggiamenti" (ibi; cfr. anche
Sala, I rapporti italo-jugoslavi ... , cit., p. 196).
(50) Cfr. Dé Robertis, op. cit., p. 269.
(51) Cfr. Relations between X Flotilla M.A.S. and Osoppo 1st Division, WO 204/7301,
Tabella-Prince Borghese, 29-1-45, WO 204/7297, Broad to the Chief ofStaff, 7-3-45,
WO 204/2000; De Leonardis, La Gran Bretagna e la resistenza ... , cir., p. 332-38;
G. Valdevit, Resistenza e alleati fra Italia e Jugoslavia, in Qualestoria, marzo 1980,
p. 10-11; R. Lazzero, La Decima M.A.S., Milano, 1984, cap. V; Nesi, op. cit., p. 103.
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