Page 329 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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TRIESTE NELLA POLITICA ANGLO-AMERICANA
JoHN GoocH
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Il l maggio 194 5, l'Alto Comando Jugoslavo emise un comunicato
speciale annunciante che le sue forze avevano occupato Trieste, Monfal-
cone e Gorizia, ed avevano attraversato il fiume Isonzo su un ampio fron-
te. Elementi della 2a Divisione Neozelandese, attraversato l'Isonzo in senso
opposto nello stesso giorno, dirigevano su Trieste. I combattenti in città
terminavano il giorno dopo, lasciando le forze anglo-americane in posses-
so della zona del porto e le unità jugoslave che controllavano la città ed
il suo retroterra. Il teso confronto che seguì, e che non terminò fino al
21 maggio, condusse le due parti vicine allo scontro.<!)
La soluzione - che avrebbe consentito di controllare la regione della
Venezia Giulia- era una di quelle che avrebbero dovuto essere previste,
ma che Londra e Washington ignorarono; inglesi ed americani erano an-
zitutto divisi sul come comportarsi dinanzi alla provocazione di Belgrado.
Sebbene la questione delle revisioni territoriali della Jugoslavia fosse
emersa occasionalmente durante le conferenze imer-alleate fin dall'agosto
1941, non vi fu posta attenzione fino al febbraio 1945. La probabilità
che Tito avrebbe cercato di guadagnare il controllo della Venezia Giulia
non era inattesa: il vice capo della Commissione alleata di Controllo (Ita-
lia), capitano di vascello Ellery Stone, aveva notato i preparativi jugoslavi
per impadronirsi della regione "al primo momento favorevole" nel luglio
1944, ed il Comitato dei Capi di Stato Maggiore aveva messo in guardia
il Maresciallo Alexander di questa possibilità alla fine di ottobre del 1944,
(l) Pubblic Record Office (P.R.O.). L'ambasciata Britannica a Belgrado, al Ministero
Esteri Office, 2 maggio 1945. F.O. 371/48826.
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