Page 336 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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              Giulia come ad una questione di principio sulla quale gli Stati Uniti non
              erano preparati al compromesso. Stalin concordò e Tito reagì immediata-
              mente informando l'ambasciatore americano a Belgrado che egli era pronto
              ad accettare un Governo Militare Alleato nella regione sulla base della li-
              nea  di  demarcazione  inclusa  nel  piano  Morgan. <m
                  Lasciato a risolvere le questioni di dettaglio, Alexander reiterò le pro-
              poste Morgan del  5  maggio:  non  ci  sarebbe  stata  alcuna  partecipazione
              jugoslava nel Governo Militare Alleato; gli osservatori jugoslavi sarebbero
              stati accettati nel Quartier Generale Alleato; inoltre egli era pronto a lavo-
              rare servendosi  delle  autorità civili  jugoslave  dove  esse  funzionassero  in
              maniera soddisfacente. Pola, ancora una volta rimasta fuori dalla zona al-
              leata,  fu  reinserita  su  richiesta  del  Dipartimento  di  Stato.

                  Un accordo militare dividente la  Venezia  Giulia in due zone lungo
              la linea Morgan fu  firmato in Belgrado il  9 giugno, e tre giorni dopo un
              Governo Militare Alleato fu  costituito nella  Zona A.  Mentre riconosceva
              gli  sforzi  degli  Alleati  per  risolvere  il  problema  della  Venezia  Giulia,  il
              governo italiano registrò la  sua  non concordanza con la  linea Morgan, e
              la sua visione che ogni futura soluzione permanente basata su una divisio-
              ne in zone della regione avrebbe rappresentato "una illogica e penosa mutila-
              zione del suolo italiano,  che certamente avrebbe avuto un'influenza definitiva sulla
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             futura politica interna ed estera  italiana". < > N ella  zona controllata dal Go-
              verno Militare Alleato, fu frettolosamente organizzata una gerarchia di co-
              mitati favorevoli alla Jugoslavia che erano pronti a trarre vantaggio da ogni
              reale o immaginaria ingiustizia del Governo Militare Alleato, per incorag-
             giare dimostrazioni e scioperi. Quando la crisi internazionale sulla Vene-
              zia  Giulia  recedette,  gli  alleati  si  impegnarono  in  un  periodo  di  attività
              politica  crescente  con le  forze  che  si  opponevano  al  loro  controllo  della
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              regione.  < >








              (27)  L'ambasciatore in Jugoslavia  (Patterson)  al  Segretario  di  Stato,  21  maggio  1945.
                  F.R.U.S.,  1945,  vol.  4,  p.  1170-1.
              (28)  L'ambasciatore italiano (Tarchiani) al facente funzioni Segretario di Stato,  25 giu·
                  gno  1945.  F.R.U.S.,  1945,  vol.  4,  p.1189-91.
              (29)  P.R.O. Apprezzamento della situazione politica nella Venezia Giulia, 7 giugno 1945.
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