Page 338 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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               Uno è militare, vale a dire il Détachement d'Armée des Alpes (D.A.A.), l'altro
               è di natura politico-militare, le missioni originate dalla Direzione genera-
               le degli Studi e delle Ricerche (Direction générale d'Études et Recherches,
               D.G.E.R.). Non resta più che passare all'azione. È l'offensiva della prima-
               vera 1945, nelle Alpi, che fornisce al governo francese l'occasione di can-
               cellare,  nella  sua  opinione,  il  ricordo  dell'estate  1940  sulle  Alpi.

               Gli Alleati, la Francia e l'Italia alla vigilia dell'offensiva di primavera del1945:
               la politica  del forte  verso  il debole.

                    Di fronte all'Italia, la Francia, attraverso la voce del capo del suo go-
               verno, si augura di cancellare il "colpo di pugnale alla schiena" punendo
               l'aggressione  del  1940.  Per  il  governo  francese,  e soprattutto  per  il  suo
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               capo, i testi <> dimostrano che si tratta di una condizione sine qua non  per
               poter instaurare la normalizzazione dei rapporti franco-italiani. A partire
                                     4
               dall'8 settembre 1943,< > ad Algeri,  il  Comitato di difesa  nazionale adot-
               ta un progetto di convenzione di armistizio con l'Italia. Al di là del carat-
               tere  punitivo  di  questo  documento  rileviamo  che  il  nocciolo  duro  della
               riparazione consiste in una rettifica della frontiera fra  i due paesi, a spese
               dell'Italia, con allineamento della demarcazione sulla linea della  cresta.<5>
                    Si è molto parlato su questa visione gaulliana della frontiera delle Al-
               pi. Ecco,  per esempio, ciò  che ne ha detto Georges Bidault nelle sue me-
               morie:  '' ... le rettificazioni della frontiera  attorno ai colli,  risultato di vecchi corsi
               di tattica alla Scuola di guerra,  non mi hanno mai esaltato.  Ma ho di già indicato
               che, dal momento che le decisioni  vanno prese al più alto livello,  come ho detto, un
               ettaro  merita  la  stessa  attenzione  e la  stessa  insistenza  di  una provincia.  Dopo  il
                                                                                  6
               'clippertonismo' degli oceani,  ecco  suo fratello  il 'Chabertonismo' delle  montagne" .< >
                    Una nota complementare al progetto di convenzione d'armistizio, re-
               datta ad Algeri e datata 24 novembre 1943- ripresa nell'opera di Mare
                                                                     7
               Langerean sui rapporti franco-italiani dal  1943 al  1945 - <> espone il pro-
               gramma del Comitato Francese di  Liberazione Nazionale (C.F.L.N.) nei
               confronti dell'Italia. Questo programma è estremamente duro per l'Italia.


               (3)  Vds.  Charles  De Gaulle.  Mémoires  de  guerre.  Le  salute Lettres,  notes  et  carnets.
               (4)  La  data  è,  di  certo,  eminentemente  simbolica.
               (5)  Per i problemi delle relazioni fra la Francia ed i suoi alleati anglo-americani e l'Italia,
                  vedere la recente opera di Pierre Gerbet. Le relèvement, 1944-1949. Paris, Imprimerie
                  Nationale,  1991.  Collezione  "Politica  Estera  della  Francia",  p.  475
               (6)  Georges  Bidault.  Mémoires,  p.  84.
               (7)  Citato da Mare Langereau, Le général de  Gaulle, La Vallée d'Aoste et la frontière italienne
                  des  Alpes  (1943-1945),  Aosta,  Musumeci,  1980.








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