Page 339 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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LA POSIZIONE FRANCESE: FRA RJVENDICAZIONE E RICONOSCIMENTO 331
I principi generali dell'azione del governo francese poggiano su la:
'' ... volontà di approfittare del termine del conflitto per mettere fine ad una situazio-
ne giudicata spiacevole e per dare alla Francia, sulla frontiera orientale ed in Afri-
ca del Nord, il massimo di garanzie durevoli contro le velleità bellicose da parte
dei nostri vicini''. (8)
In questo documento, viene considerato come prioritario il passag-
gio alla Francia dell'Alta-Roya, dei "sei comuni" della Alta Tinée e della
Alta Vésubia, l'altipiano del Moncenisio, il Chaberton, il tunnel del Fré-
jus e le alture del Piccolo San Bernardo. Ciò corrisponde bene alla rettifi-
cazione della frontiera delimitata nel 1860, al momento del passaggio alla
Francia della Savoia e della Provincia di Nizza.
Alla lettura di questi documenti, si è potuto dire, a volte con diverti-
mento o condiscendenza, che la volontà di rettificare le vecchie frontiere,
manifestate da parte del Capo della Francia combattente, è dovuta molto
di più ai corsi della Scuola di guerra che ad una visione politica realistica.
Occorre pertanto rimettere le cose in prospettiva: nel contesto che è quel-
lo della fine della Seconda guerra mondiale. Attraverso il ricordo dell' epi-
sodio del maggio-giugno 1940, questa volontà di rettificazione era dettata
tanto da una prudenza elementare che da un pensiero affermato di vedere
la Francia uscire dalla prova con una frontiera alpina rettificata in modo
tale che essa non abbia più nulla da temere dalla sua vicina Italia. Ciò
si doveva fare, simbolicamente, anche se appariva evidente che la prospet-
tiva di un'altra aggressione italiana attraverso le Alpi era di fatto irreali-
stica. Agli occhi dell'uomo del 18 giugno, era normale che ciò si realizzava
a spese d'un paese che il governo francese considerava ancora come un
nemico e non ancora di fatto come un compagno in potenza.
Se è inutile, qua, ricordare la situazione dell'Italia, è importante, di
contro, fare il punto su quella della Francia nella prima vera del 194 5. N el
momento in cui si sviluppa l'offensiva francese nelle Alpi la la Armata
francese è impegnata in Germania, che costituisce il teatro principale del-
la guerra per i francesi. L'Esercito francese, in corso di reiquipaggiamen-
to e di riarmamento, è interamente dipendente da materiali e, in misura
minore, dai rifornimenti forniti dagli americani. La situazione politica non
è certo più brillante. Esclusa dalle grandi conferenze di Potsdam e di Yal-
ta, ove i potenziali vincitori della guerra hanno posto le basi del nuovo
(8) Ibidem.
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