Page 347 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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LA POSIZIONE FRANCESE: FRA RIVENDICAZIONE E RICONOSCIMENTO 339
maggiore della Difesa nazionale riceve ufficialmente il messaggio dello
S.H.A.E.F. solo il 7 maggio.< 28 l Ma le ragioni addotte per il ritardo, per
credibili che siano, non sono che dei pretesti. Gli Alleati non intendono
consentire alla Francia di avere una zona d'occupazione in Italia, così co-
me sono stati contrari ad accordargliene una in Germania.
Questo modo di considerare le cose è in opposizione totale con quel-
la del governo francese che, come abbiamo visto, cerca di prendere il
massimo di pegni. Anche il 4 maggio, il giorno stesso che Alexander ha
telegrafato allo S.H .A.E.F. per chiedere la partenza dei Francesi dall'Ita-
lia, il generale De Gaulle spedisce al generale Doyen il seguente telegramma:
"È urgente occupare interamente la Val d'Aosta (segue un paragrafo sull'at-
teggiamento del colonnello de Galbert) ...
D'altra parte, ci sarebbe grande interesse affinché un distaccamento francese
si porti a Torino, solo a titolo simbolico, poiché Torino fu la sede del cosiddetto armi-
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stizio franco-italiano del 1940' '. < 9)
Si vede, nello spirito del capo del governo francese, come l'azione
del D.A.A. in Italia s'inscrive nella doppia prospettiva della presa di pe-
gni e della cancellazione dell'armistizio di Villa Incisa. È adesso che co-
mincia una parte del braccio di ferro fra i francesi e gli Alleati.
1'8 maggio 1945, giorno della firma dell'armistizio con i Tedeschi,
il generale Doyen si reca a Parigi per fare un punto sulla situazione nelle
Alpi. Dopo il telegramma di Alexander gli alleati sono passati ai fatti. Il
6 maggio gli Americani intervengono a Susa con dei blindati, tagliando
le strade che conducono in Francia. Il 7 maggio dei distaccamenti ameri-
cani sono arrivati a Tenda ed il colonnello de Galbert, che occupa la Val
d'Aosta con otto compagnie, rimane tagliato fuori dalle sue basi ed atten-
de d'essere rifornito.<30) Dopo aver esposto la situazione alle autorità fran-
cesi, Doyen intraprende una serie di visite presso i principali responsabili
militari alleati in Italia. Queste azioni hanno lo scopo di tentare di pacifi-
care gli Alleati guadagnando, contemporaneamente, tempo. Il 9 maggio
egli è a Verona ove incontra il generale Cariton, capo di stato maggiore
(28) SHAT. 10 P 459.
(29) SHAT. 10 P 459. Il generale De Gaulle cita ugualmente questo telegramma nei
documenti annessi alle sue Mémoires de guerre. Tomo III.
(30) SHAT. 10 P 459. Il generale Doyen ha fatto preparare, per il suo viaggio a Parigi,
un certo numero di schede riassumenti la situazione nei settori chiave della Alta-
Roya e della Val d'Aosta.
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