Page 349 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 349
LA POSIZIONE FRANCESE: FRA RIVENDICAZIONE E RICONOSCIMENTO 341
processo verbale di questi incontri, egli riferisce delle conversazioni con
Clark ed Alexander nel momento in cui quest'ultimo trattava il delicato
problema di Trieste con Tito. In effetti, Doyen cerca di guadagnare tem-
po per prolungare il più a lungo possibile l'occupazione delle zone italia-
ne da parte dei francesi.
Pertanto, a partire dal 2 5 maggio, Doyen assume un atteggiamento
completamente diverso verso il governo francese. In una sintesi che fa per-
venire all'E.M.G.D.N. egli suggerisce che è tempo di procedere al regola-
mento delle diversità franco-italiane, ma nella maniera meno punitiva
possibile. Come argomento principale, in appoggio alla sua richiesta, egli
precisa che Aosta riveste agli occhi degli italiani la stessa importanza di
Trieste e che, malgrado che la maggioranza si pronunciasse in favore della
Francia, nella stessa Valle, sarebbe più consigliabile premere per un'auto-
nomia, nel quadro del nuovo stato italiano. In caso contrario, aggiunge
Doyen, si rischierebbe di provocare: " ... nel fianco dell'Italia una piaga dolen-
te, che non si cicatrizzerebbe mai e che resterebbe sempre un ostacolo alla ripresa
delle buone relazioni fra i due paesi''. <33)
Sempre secondo Doyen, questo atteggiamento di pacificazione avrebbe
come effetto l'accettazione da parte dell'Italia delle richieste francesi di ret-
tificazione delle frontiere (Piccolo San Bernardo, Susa, Alpi Marittime).
Gli alleati non ammettono quello che essi considerano come un oltre-
passamento dei diritti della Francia. La parata alle occupazioni dei territori
passa, per essi, per l'Allied Military Gouvernment (A.M.G.), l'ammini-
strazione militare alleata, nella quale sono integrati personale civile e mili-
tare italiano. Nel Valle d'Aosta, è l'intervento dei mezzi corazzati americani
che ha permesso di mettere in piedi questa amministrazione. Ma, dalla
fine del mese di maggio 1945, è a proposito di Tenda e di Briga che fran-
cesi ed alleati si affrontano. I due comuni non rappresentano, a quella epoca,
che un comprensorio di 5 500 abitanti ed il guadagno territoriale è trascu-
rabile.<34> La differenza è soltanto di grandezza. Per quanto è ragionevole
pensare che il capo del governo francese non abbia mai sognato seriamente
di annettersi la Val d'Aosta, mentre la Alta Roya fa parte dei territori che
potrebbero essere inglobati in una futura rettifica della frontiera a vantag-
. gio della Francia. Di già, le autorità francesi avevano intrapreso delle
(33) SHAT. 10 P 459.
(34) Cifra riportata da J.B. Duroselle. Histoire diplomatique de 1919 è nos jours, Paris, Dal-
loz, 1985, p. 962.
III-VOLUME-SESTO-anno.indd 341 22/03/16 09:48

