Page 409 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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I PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA 401
Nel giugno 1945 davanti alla Corte straordinaria d'Assise di Milano
comparvero prima il torturatore Pietro Koch e poi il terribile ministro
degli interni della repubblica fascista Guido Buffarini Guidi, sfuggito alla
strage di Dongo; ma poi consegnato dai partigiani all'Autorità giudizia-
ria. L'uno e l'altro furono condannati a morte. La pena venne confermata
dalla sezione speciale della Cassazione e rifiutata la grazia dall'alto Quar-
tiere generale alleato.
Il Koch venne fucilato il 5 luglio. Il 10 successivo il Buffarini-Guidi,
che dovette essere trasportato di peso sulla sedia dell'esecuzione in stato
di semi incoscienza perché si era avvelenato poco prima, ingerendo com-
presse di barbiturici.
A Novara venne condannato a morte da quella Corte d'Assise straor-
dinaria e fucilato il capo della provincia Enrico Vezzalini, sterminatore
di partigiani e spietato giudice dei gerarchi fascisti nel processo di Verona.
Ma, in definitiva davanti alle Corti d'Assise straordinarie comparve-
ro ben pochi esponenti delle alte gerarchie della così detta repubblica so-
ciale italiana. E quelli che furono tratti al giudizio di tali Corti se la cavarono
con la condanna a pene detentive che per effetto dei soliti, plurimi condo-
m si ridussero a sanzioni di modica durata.
Particolarmente privilegiati furono i capi militari. Gli anglo-americani
li considerarono prigionieri di guerra e li rinchiusero in campi di concen-
tramento consegnandoli alle Autorità giudiziarie italiane solo dopo le spe-
dizioni di mandati di cattura, corredati di imputazioni specifiche, sorrette
da precisi indizi di crimini di guerra o di alto tradimento.
Con intuito e molta fortuna sfuggì all'esecuzione sommaria organiz-
zata dal giustiziere W alter Audisio, Rodolfo Graziani staccandosi a Me-
naggio dalla colonna di Mussolini o portandosi alla sede del comando
tedesco. Di là scrisse una lettera al Cardinale Schuster per comunicargli
che lui e i due generali del suo stato maggiore erano pronti a consegnarsi
al gen. Cadorna dal momento che non erano ancora giunti i comandi an-
gloamericani. Il gen. Cadorna, nella sua veste di comandante del Corpo
volontari della libertà, prese in consegna i tre generali e provvide a trasfe-
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rirli al quartier generale alleato. 0 >
(14) G. Bocca: "La repubblica di Salò" op. cit.
V. Bonetti: "La resa di Graziani" Gli americani e la guerra di liberazione- Conve-
gno di Venezia, 1994.
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