Page 66 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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L'ULTIMA FASE DELLA GUERRA IN ITALIA 59
Nel complesso è possibile ritenere che la pianificazione e la successi-
va condotta delle operazioni adottate dai Tedeschi siano state perfettamente
aderenti al quadro strategico ed alla situazione tattica del momento ed ab-
biano ottenuto risultati pienamente soddisfacenti.
Le 21 Divisioni impegnate in Italia non sarebbero state infatti deter-
minanti per il capovolgimento della situazione sul fronte orientale nel pe-
riodo esaminato, mentre per la fase successiva allo sbarco in Normandia
hanno permesso di calamitare in un settore comunque difendibile un ele-
vato numero di unità e di risorse alleate che avrebbero diversamente in-
fluenzato gli eventi. Il risultato positivo è comunque indicato dall'esito finale,
cioè dal fatto che nel settore i Tedeschi sono riusciti a contenere l'avanza-
ta anglo-americana fuori dal proprio territorio sino a quando la lotta è
giunta a termine anche sugli altri fronti.
In ultima analisi la resa italiana, facendo apparire più agevoli di quanto
non si siano poi rivelate le operazioni in Italia, indusse gli Alleati ad una
espansione dei loro obiettivi, cui peraltro essi non fecero corrispondere
né una espansione dei mezzi né alcuna variazione nella condotta generale
del conflitto.
Dal complesso di situazioni e contrasti fra gli Alleati derivavano i
caratteri di incertezza e di relativa inefficienza con cui fu condotta la cam-
pagna in Italia, che, nel periodo dal 1943 al 6 giugno 1944, cioè fino allo
sbarco in Francia, doveva fra l'altro adempiere alla funzione politico-
propagandistica di dimostrare alla propria opinione pubblica ed a quella
dell'Alleato sovietico che qualcosa si stava facendo per vincere la guerra,
mentre dopo tale data venne a perdere anche tale motivazione. Ciò tanto
più che la sottrazione di forze per la condotta dell'offensiva "ANVIL" sul-
le coste della Francia Meridionale, a partire dal 15 agosto 1944, impedi-
va lo sfruttamento del successo della vittoria di Roma e di affrontare le
due Armate Tedesche in Italia e di batterle prima del loro ripiegamento
sulla linea Gotica, raggiungendo entro il 1943 almeno la Pianura Padana
e mettendosi forse in grado di maggiori successi sia verso Vienna sia nei
Balcani.
In conclusione l'andamento della campagna Alleata d'Italia nel
1943-45 è il frutto:
di una assoluta incapacità italiana di effettuare una qualsiasi politica
e di seguire una qualsiasi strategia per la riduzione a zero delle sue
forze militari; l'Italia, il cui ovvio interesse sarebbe stato di evitare al
suo territorio ed alla sua popolazione la condotta di una lunga guerra
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