Page 87 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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LE  OPERAZIONI  DELLA  MARINA  MILITARE                            79

               titine che si stanziarono abbastanza agevolmente nella Venezia Giulia, do-
               ve  instaurarono proprie amministrazioni civili  ed esercitarono una vera
               e  propria  sovranità.
                                               * * *
                   Malgrado questa confluenza di interessi nazionali e nonostante i re-
               lativi tentativi di accordo, era pur sempre vero che le  due Marine conti-
               nuavano a confrontarsi su opposti schieramenti, al pari delle altre due Forze
               Armate,  nell'ambito  più generale  della  guerra  civile  d'Italia.

                   A parte infatti le già accennate operazioni militari, risulta che oltre
               il  l O%  del  personale  di  Marina abbia  prestato  attivo  servizio  nelle  file
               della R.S.I., mentre circa 7000 tra ufficiali, sottufficiali e marinai presero
               parte attiva alla lotta partigiana, pagando questa scelta con 846 morti (pari
               ad oltre l' 11% del totale), ma venendo anche ricompensati con 2442 de-
                                                   22
               corazioni,  tra  cui  12  medaglie  d'oro. < l
                   Se poi ai suddetti caduti si sommano coloro che si immolarono a bordo
               o a terra per vari eventi bellici tra 1'8  settembre  1943 e 1'8 maggio  1945
               i morti della Regia  Marina nella guerra di liberazione e nella Resistenza
               raggiunsero la cifra di  l O 162, tra cui  31  ufficiali e 400 marinai passati
               per le armi. E questo senza contare i numerosissimi deportati in Germa-
                                                                         2
               nia,  che  si  erano  rifiutati  di  aderire  alla  causa  nazi-fascista. < 3l
                   Il primo organismo antifascista dopo l'armistizio era stato, nell' am-
               bito della Forza Armata, il Fronte Clandestino di Resistenza della Marina
               (F.C.R.M.) facente capo all'ammiraglio Emilio Ferreri, che mantenne con-
               tatti anche con il colonnello Giuseppe Cordero di Montezemolo, a sua volta
               incaricato dal Comando Supremo di collegarsi con le formazioni partigia-
               ne  e  poi  trucidato  alle  Fosse  Ardeatine  il  24  marzo  1944.
                   Dopo la liberazione di Roma, e ancor più nel 1945, la lotta partigia-
               na,  ormai  circoscritta all'Italia  del  Nord,  continuò a  coinvolgere  alcune
               luminose  figure  di  marinai,  spesso  in  posizioni  di  comando.< 24 l


               (22)  Cfr.  F.  Papili:  "La  partecipazione della  Marina  alla  guerra  di  liberazione ed alla
                   Resistenza nelle motivazioni delle medaglie d·  oro al Val or Militare", relazione pre-
                   sentata al citato Convegno di studi sulla Marina nella guerra di liberazione e nella Resi-
                   stenza,  tenutosi  a  Venezia  il  28  e  29  aprile  1995.
               (23)  Ufficio Storico della Marina Militare: La Marina italiana nella seconda guerra mondia-
                   le,  vol.  I:  Dati statistici,  Roma,  1972,  p.  21 O.
               (24)  Cfr.,  tra  l'altro,  la  relazione di  G . Paladini:  "La partecipazione  della  Marina  alla
                   guerra partigiana'', presentata al citato Convegno di studi sulla Marina nella guerra
                   di  liberazione  e nella  Resistenza,  tenurosi  a  Venezia  il  28  e  29  aprile  1995.








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