Page 90 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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82 GREGORY ALEGI
centini, dal 19 giugno precedente "investito temporaneamente delle fun-
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zioni" .< > Come Ajmone-Cat poté immediatamente constatare, il ruolo di
Capo di Stato Maggiore era vincolato dalla situazione oggettivamente esi-
stente: "la mia autorità può modificare solo limitatamente alle scarse pos-
sibilità di comando che mi sono consentite, in quanto non ho né posso
avere influenza diretta sull'attività bellica dei Reparti e sulla modificazio-
ne e miglioramento della loro vita materiale". <3>
La duplice destituzione, aspramente contestata da Piacentini anche
in lettere personali a personaggi politici di primissimo piano, traeva ori-
gine dalle posizioni sulle quali il generale si era schierato o adeguato e
che erano sfociati in provvedimenti discutibili i cui effetti incidevano ne-
gativamente sull'efficacia e l'efficienza della forza armata. Poiché tuttavia
la gestione Piacentini cade fuori dell'ambito cronologico assegnato a que-
sta relazione, ci limitiamo a segnalare (soprattutto a quanti hanno anche
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recentemente dichiarato di voler superare l'agiografia) < > la necessità e l' op-
portunità di approfondirne la figura per comprendere il travaglio delle
istituzioni militari in un momento di particolare confusione della vita na-
zionale.
La sostituzione di Piacentini fu seguita il 16 dicembre da una sorta
di "pronunciamiento" dei comandanti di reparto operativo che, conve-
nuti a Roma, avrebbero detto ad Ajmone-Cat di non volerlo "perché re-
sponsabile della catastrofe e perché non aveva mai condiviso i loro rischi
e sacrifici". (5) Secondo Piacentini, alla cui testimonianza non abbiamo
(2) L'inconsueta definizione, per la quale non siamo attualmente in grado di proporre
alcuna spiegazione, in Domenico Bianchi, l Capi ed i Sottocapi dello Stato Maggiore Aero-
nautica, Roma, Stato Maggiore Aeronautica/Ufficio Storico, 1977, p. 35.
(3) Ajmone-Cat a Bowen Buscarlet, prot. 51/Sg., 7 gennaio 1945, in Archivio dell'Uffi-
cio Storico dello Stato Maggiore Aeronautica (AUS/AM), fondo Guerra di Liberazio-
ne (GDL), carteggio rapporti con gli Alleati.
(4) Giorgio Rochat, pur lamentando nel suo: "Le forze aeree italiane dall'armistizio alla
liberazione", in Studi e ricerche di storia contemporanea, 43 (giugno 1995), p. 26 nota
2, la scarsa innovatività di G. Alegi - B. Catalanotto, Coccarde tricolori, Roma, Nuovo
Studio Tecna, 1994 (a p. 9 definito dagli stessi autori un album che sia al tempo
stesso dei ricordi per la schiera dei superstiti e di stimolo per quanti oggi seguono
con appassionato interesse le vicende aeronautiche), non cita né il nome di Piacenti-
ni né alcuna delle problematiche più importanti della R. Aeronautica cobelligerante
né un solo documento d'archivio.
(5) L'unica fonte documentaria da noi reperita su un episodio tramandato per via orale
è Pietro Piacentini, "La reazione neo fascista contro il generale Pietro Piacentini ex
ministro e capo di S.M. dell'Aeronautica del gabinetto Bonomi", 31 luglio 1945,
in Archivio Centrale dello Stato (ACS), Carte Piacentini, b. 6, p. 4.
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