Page 95 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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LE OPERAZIONI DELLA REGIA AERONAUTICA NEL I945 87
in mare, anche a favore delle esigenze Alleate. Secondo un rapporto del-
l'Ufficio I del febbraio 1945, questo raggruppamento aveva "una fisiono-
mia tutta propria derivata soprattutto dalla felice dislocazione dei reparti.
Il lavoro uniforme e la poca concorrenza nel campo del pilotaggio ha fatto
sì che il Raggruppamento si può definire una grande famiglia ave molte
volte anche la volontà del singolo viene rispettata", in parte grazie all'illu-
minato buon senso dei comandanti italiani e del W/C Cliff, ufficiale di
collegamento con buona conoscenza dell'Italia e della zona di Brindisi e
Taranto in particolare.< 22 l
Morale e motivazioni
Le particolari condizioni della cobelligeranza creavano situazioni as-
sai delicate sotto il profilo del morale e delle motivazioni del personale,
rendendo pericoloso tutto ed il contrario di tutto, con il rischio di com-
promettere gli sforzi volti a normalizzare i rapporti con gli anglo-americani
dai quali dipendevano rifornimenti, materiale di volo, possibilità operati-
ve e la stessa sopravvivenza dell'Aeronautica come forza armata.
Un esempio di tali difficoltà era costituito dalla proposta di impiega-
re il Raggruppamento Caccia sul fronte italiano "in modo che possa con-
correre con l'Aviazione Alleata alle azioni su tale fronte", avanzata da
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Piacentini a Bowen Buscarlet sin dal 2 dicembre 1944.< 3l Secondo il Ca-
po di Stato Maggiore, "Il trasferimento a tergo delle linee sul fronte italia-
no con una opportuna scelta di basi operative si presenta [ ... } di pratica
attuazione e rende lecito programmare un efficacissimo impiego del Re-
parto sia per le condizioni di carattere morale relative al personale, sia
in relazione alle possibilità di vita dei mezzi aerei che potrebbero conti-
nuare ad appoggiarsi su organizzazioni analoghe all'attuale".
In realtà quando lo Stormo Baltimore, unico tra i reparti nazionali,
fu chiamato ad operare su Pala, all'epoca territorio italiano non solo giu-
ridicamente ma soprattutto emotivamente, alcuni piloti rifiutarono di
decollare, mettendo Ajmone-Cat in serio imbarazzo.< 24 l Sebbene il ten.
(22) "Aviazione Italiana", situazione all'8 febbraio 1945, presumibilmente redatto dal-
l'Ufficio I, in AUS/AM, GDL.
(23) Piacentini a Bowen Buscarlet, prot. 324/op. 4, 2 dicembre 1944, in AUS/AM, GDL.
(24) Bowen Buscarlet ad Ajmone-Cat, AFSC/R/22 Spec lnt, 25 gennaio 1945, in AUS/AM,
GDL, carteggio rapporti con gli Alleati; Ajmone-Cat a Bowen Buscarlet, prot.
010272/Sg. U., 27 gennaio 1945, in AUS/AM, DS Comando Unità Aerea, ali. 326.
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