Page 93 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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LE OPERAZIONI DELLA REGIA AERONAUTICA NEL 1945 85
dei tempi di volo "good", qualità delle formazioni "above average" , effi-
cienza nelle trasmissioni, fotografica, di navigazione e del tiro "average".
Secondo la documentazione interna italiana, che non ci è stato possibile
confrontare con le fonti inglesi, tali dati sarebbero stati migliori di quelli
del 39° Squadron RAF ed al25° sudafricano per efficienza tecnica, quali-
tà delle formazioni, individuazione degli obbiettivi; pari nei tiri e nelle
trasmissioni radio (dopo un avvio incerto).
Il rendimento dei due gruppi non era peraltro identico, come il co-
mandante del 254° Wing, Group Captain Stapleton, segnalò all'air vice
marshal Brodie a proposito della proposta di promozione del cap. Gra-
ziani, "ufficiale che sta facendo un ottimo lavoro in condizioni di grande
difficoltà e sta davvero impegnandosi per portare il 132° Gruppo in linea
con gli standard della RAF. Benché sulla carta i piloti a disposizione siano
più deboli di quelli del 28°, il 132° è di gran lunga il migliore dei due
gruppi Baltimore. Questo mese ha visto un numero record di missioni
da parte del132° da quando sono sotto comando [del 254° Wing}, aven-
do prodotto nello stesso periodo 40 missioni più del 28°. Inoltre ad oggi
il 28° ha colpito il bersaglio due volte nel mese di aprile, mentre il 132°
l'ha mancato due sole volte!".05)
Per quanto riguarda il Raggruppamento Caccia, nel novembre-
dicembre tutti i reparti esistenti erano stati concentrati a Galatina (Lecce)
ma presto la ritirata tedesca nei Balcani pose gli obbiettivi al di fuori della
limitata autonomia dei residui caccia italiani Macchi C.202 e C.205, sal-
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vo i pochi trasformati per aumentarne l'autonomia.0 > Restando escluso
l'impiego sul fronte italiano, fu pertanto necessario spostare a nord la ba-
se d'operazioni, passando a partire dal20 gennaio 1945 sul campo di Canne
e sfruttare una pista "trampolino" allestita sull'isola di Lissa: essendo que-
st'ultima in mani jugoslave, la presenza italiana non fu priva di difficoltà
e contrasti. Come già con i Baltimore, i gruppi schierati a Canne furono
aggregati a un Wing inglese che li impiegava direttamente.
Nonostante la cessione di materiale alleato, nel marzo 1945 si pa-
ventava la riduzione da nove gruppi totali (di cui quattro in linea e gli
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altri in quadro) a soli tre, sciogliendo del tutto gli altri sei.0 > I quattro
(15) Citata in Brodie ad Ajmone-Cat, AFSC/29/AIR, 5 maggio 1945, in AUS/AM, GDL,
carteggio rapporti con gli Alleati. Nostra traduzione.
(16) Cfr. G. Alegi-B. Catalanotto, Coccarde tricolori, cit., p. 161.
(17) Ajmone-Cat a Bowen Buscarlet, prot. 010086/Sg. U., 10 marzo 1945, in AUS/AM,
GDL, carteggio rapporti con gli Alleati.
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