Page 88 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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80 ALBERTO SANTONI
Così, ad esempio, fu in Piemonte, dove il contrammiraglio Massimo
Girosi, ex capo di Gabinetto del ricordato amm. Ferreri, dopo alcune av-
venture, venne designato come comandante della Piazza di Alessandria,
dove il28 aprile 1945 ricevette la resa delle locali forze tedesche del gene-
rale Hildenbrandt.
Nel Veneto invece, dopo il sacrificio del leggendario cap. freg. Jerzy
Sas Kulczycki, fucilato a Fossoli il 14 luglio 1944, si segnalò il cap. freg.
Gianroberto Burgos, che fu uno dei capi della divisione partigiana "Osoppo-
Carnia" e che divenne alla fine ufficiale di collegamento tra i combattenti
per la libertà e le avanguardie dell'Sa Armata britannica.
In Emilia il ten. col. G.N. Gottardo Bottarelli, dopo aver retto il co-
mando dei S.A.P. di Rubiera, prese parte nei primi mesi del 1945 a vitto-
riosi combattimenti e costituì il 18 aprile il distaccamento sabotatori "Santa
Barbara", con il quale insidiò la ritirata dei tedeschi nella zona Modena-
Reggio.
Infine in Lombardia divenne protagonista il cap. freg. Giovanni Dessy,
che all'inizio creò una rete informativa nelle zone di Arona e Milano e
nella Valtellina per poi prendere parte alla liberazione di Como, non sen-
za qualche contrasto con il famoso "colonnello Valerio" durante la caccia
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a Mussolini. < 5>
In conclusione, nonostante il breve periodo di guerra residua (appe-
na quattro mesi), l'attività della Marina nel 1945 fu tutt'altro che margi-
nale e limitata, avendo dato questa Forza Armata un consistente contributo
non solo alle operazioni belliche e alla guerra partigiana, ma anche a pro-
getti politico-militari miranti a sollevare le sorti del Paese dopo l' armisti-
zio e la cobelligeranza e in vista del temuto Trattato di Pace.
(25) Ufficio Storico della Marina Militare: La Marina italiana nella seconda guerra mondia-
le, vol. XV cit., p. 472.
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