Page 92 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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                   Anche nel  1945 l'elemento prevalente, per quantità dei mezzi e qua-
               lità  delle  missioni,  rimase  dunque  il  Raggruppamento  Bombardamento
               e Trasporto, specialmente per le capacità offensive acquisite con l'entrata
               in linea dello "Stormo Baltimore" (perché dotato di velivoli Martin M.187
               Baltimore) e destinato "ad effettuare bombardamenti diurni, in formazio-
               ne,  da media quota (2500-3500 metri) su obbiettivi in campo tattico (fi-
               no ad una distanza dalla base di partenza di 450 km, salvo l'uso di campi
               appoggio)" .<9l
                   La  nomina di Ajmone-Cat aveva seguito di pochi giorni l'esordio ope-
               rativo del28° Gruppo (3 dicembre 1944), che veniva a concludere le com-
               plesse operazioni di costituzione del reparto. Dal 18 novembre 1944, data
               della prima azione del  132° Gruppo, al 4 maggio  1945, lo  stormo Balti-
               more effettuò in tutto  189 missioni per  1544 sortite/aereo e 4185  h  50'

               di  voli  di  guerra,  lanciando  12 55  t  di  bombe. (lO)
                   Gli italiani trovarono occasionalmente impianti o strumenti di con-
               cezione antiquata:  tale appunto  il  caso  dei  traguardi  di  puntamento dei
               Baltimore, risultati di modello antiquato (1934) non più in uso su alcun
               velivolo inglese o americano e addirittura inferiori al modello italiano Loz-
               za. OO  Il  ten.  col.  Renato  Roveda  chiese  ripetutamente  di  poter disporre
               di traguardi Sperry 01  e Mk.  14, ma "non si sa [se}  per motivi di riserva-
                                                                                 12
               tezza  o per difficoltà di  installazione" la  richiesta  non fu  mai accolta.< l
               A questo faceva  peraltro contrasto l'ammirazione per gli ottimi impianti
               radio ed elettrici, specie per il collegamento "interbordo" in fonìa dimo-
               stratosi "di così grande utilità in tutte le fasi  [ ... } che il suo impiego nell'a-
               viazione militare deve oggi essere considerato una inderogabile pregiudiziale
               di  efficienza  operativa.03l

                   L'efficienza tecnica media dei velivoli  fu  dell'89%, mentre il rendi-
               mento medio dei bombardamenti fu  valutato nel 50%, con errore medio
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               di 225 m.0 l Nella valutazione del 254°  Wing inglese,  dal quale lo  Stor-
               mo dipendeva, il reparto italiano presentava disciplina di volo e rispetto



                (9)  AUS/AM,  Diario  Storico  (DS)  Stormo  Baltimore,  p.  4.
               (10)  DS  Stormo  Baltimore,  cit.,  p.  13.
               (11)  DS  Stormo  Baltimore,  p.  10.
               (12)  Ibid., p.  11.
               (13)  Ibid., p.  24.
               (14)  Per  tutti  i  dati  di  questo  paragrafo dipendiamo  dal  DS  dello  Stormo  Baltimore.








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