Page 107 - Dalla Battaglia d'arresto alla Vittoria - La storia e le emozioni attraverso le testimonianze dei protagonisti
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La resistenza 105
nicco alle 18,30, dove, poco dopo, si riunivano i resti della brigata. Manca una
parte del gruppo dei lancieri di «Novara», che da Mortegliano non è riuscito
a raggiungere la località di riunione, e, fra i mancanti, vi è l’intero S. M. del
reggimento con il colonnello Campari ed i due ufficiali superiori, maggiore
Sebellin e maggiore Starita.
a
Il Comandante della 7 divisione, che informo verbalmente sugli avveni-
menti della giornata e sulla situazione del momento, mi dà l’ordine di rag-
giungere la destra del Tagliamento percorrendo la direttrice Talmasons - Aris
- Rivignano - Ponte di Latisana, e la marcia si effettua indisturbata giungendo
a Pravisdomini il mattino del 31 ottobre.
Nelle dure giornate di combattimento il contegno degli ufficiali e della
truppa di entrambi i reggimenti fu eroico e superiore ad ogni elogio.
La II brigata di cavalleria, a cui venne affidato l’incarico di resistere ad
a
ogni costo in Pozzuolo, assolse il suo compito fino all’estremo, ed è fiera ed
orgogliosa del sacrificio compiuto.
La situazione della brigata al mattino del 30 ottobre era la seguente:
Comando della brigata ufficiali 3 truppa 4 cavalli 4
“Genova” cavalleria “ 32 “ 549 “ 549
Lancieri “Novara” “ 30 “ 350 “ 355
65 903 908
Quella sera dello stesso giorno 30, fra morti, feriti e mancanti, era la seguente:
Comando della brigata ufficiali - truppa 3 cavalli 3
“Genova” cavalleria “ 18 “ 300 “ 340
Lancieri “Novara” “ 16 “ 164 “ 185
34 467 528
Il Maggiore Generale
Comandante della II Brigata di Cavalleria
EMO
Giorgio Emo Capodilista, La seconda brigata di cavalleria «Genova» e «Novara» a
Pozzuolo del Friuli. 29 – 30 ottobre 1917,
Padova, Tip. Del Messaggiero, 1931, pp. 6 – 11.