Page 122 - Dalla Battaglia d'arresto alla Vittoria - La storia e le emozioni attraverso le testimonianze dei protagonisti
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                                     Si traversa il Piave su un ponte in demolizione


                  dal Comando supremo Mobile di incendiare il ponte di barche. Appena a co-
                  noscenza del Generale Emo Capodilista si svolge una scena sulla piazzetta
                  di Lovadina, il generale Emo estrae la rivoltella e quasi impazzito dal dolore
                  grida in faccia al tenente del Genio: Ho di là i miei Dragoni!... Dopo mezz’ora
                  il ponte è in fiamme, non ci resta che difendere il sacro suolo della Patria. Il
                  nemico è già arrivato alla sponda del Piave. Cala la notte oscurissima sulla
                  Lovadina, la tragedia è terminata in un batter d’occhio sembra che sia finito il
                  Mondo, lo sconforto si legge in faccia ad ogni soldato e ufficiale: è una deso-
                  lazione pensare al nemico nei bei paesi friulani che noi tutti conosciamo. Ma
                  già dal tardo pomeriggio del giorno 7 novembre 1917 si nota un movimento di
                  truppe fresche, odorano di sego di scarpe nuove e di panni nuovi grigioverdi.
                     Abbiamo così la certezza che di qui non di passa! La disperazione di pen-
                  sare che anche il Piave si avrebbe abbandonato ci faceva fremere di vergogna.
                  Ma no, ma no!

                            Lodovico Caprara, Diario, in «La Grande Guerra 1914 – 1918», a cura di
                          Pier Vittorio Buffa: http://racconta.gelocal.it/la-grande-guerra/index.php. In
                                               collaborazione con l’Archivio diaristico nazionale.
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