Page 123 - Dalla Battaglia d'arresto alla Vittoria - La storia e le emozioni attraverso le testimonianze dei protagonisti
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La resistenza 121
Pietro Beglioni
Io mi sento vinto da sentimenti dei quali non
avrei sospettato la grande forza
Aspirante ufficiale mitragliere nel 154˚ reggimento fanteria. La sua unità,
dopo il lungo ripiegamento, era stata schierata su un isolotto verso la foce del
Piave, un punto nevralgico per la difesa della laguna e della città di Venezia.
Scrisse al padre, pochi giorni prima di cadere in combattimento, una lettera
con toni dissonanti in cui pensieri d’ansia chissà se potrò rivedere ancora la
mia casa, erano smentiti subito dopo, quasi preoccupato di lasciar trasparire
agli occhi del genitore un momento di debolezza ma sarò morto per la vitto-
ria; le sue parole passavano da accenti bellicosi Ma di qui gli Austriaci non
passeranno… No! No! a tono più pacati e malinconici quando ricordava i suoi
affetti che alla fine cercava persino di rincuorare con perentorie affermazioni:
sto benissimo. Il giovane Pietro perdeva la vita in combattimento dieci giorni
dopo, il 16 novembre 1917.
]
Caro Padre,
ITALIA !... Italia !...
Ma di qui gli Austriaci non passeranno; è assurdo che possono
passare, sarebbe disastroso se passassero, e non dovranno passare,
questo no! no! Un italiano che ha sempre creduto nella forza, nella
compattezza e nell’eroismo di un esercito valoroso guidato da capi
sagaci, sapienti e consci della loro responsabilità, non può soppor-
tare, e non deve, tutto ciò che è accaduto in questi giorni e deve
volere per forza una rivincita e non può non pensare ad un riscatto.
Io che sono nuovo della guerra, che ho già sentito la morte af-
ferrarmi per i capelli e che appena appena sono riuscito a sfuggirle
dalle mani, sopporto con dolore gli avvenimenti di questi giorni,
chiedo e voglio e concorro con tutte le mie forze per ottenere la
grande rivincita.
Una strana ansia mi rende inquieto, e mi fa sembrare più gran-