Page 50 - Dalla Battaglia d'arresto alla Vittoria - La storia e le emozioni attraverso le testimonianze dei protagonisti
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                  dal frastuono, ma ammirabilmente calma. Oggi, qui a Sagrado non ne sono
                  cadute, ma l’Ospedale trema continuamente per i 305 in partenza ed in arrivo.
                  Luigino continua la sua “lira”... partire perché mi stanco troppo ora che sono ri-
                  maste così poche infermiere: “Che la vaga via e la me porta adrée anche mi”.

                  25 OttObre 1917
                     Bombardamento senza tregua verso il Faiti; scoppio di granate presso il
                  nostro Ospedale. Il sergente G... da Romans viene ad offrirmi la carrozzella
                  del Comando per partire prima dell’invasione. Lo guardo stralunata come se
                  dicesse una bestemmia: “lo... andarmene quando sono ancora qui i miei feriti
                  inermi? Ma Lei sogna! Grazie del pensiero, ma io seguo la Bandiera!”.
                     Non riesco a capire come si possa, anche a fin di bene, proporre una viltà.
                  A Romans tutti sono in pena per il loro Comandante partito per le caverne
                  del Dosso Fatti; il sergente G... dice che i soldati lo consideravano come loro
                  padre! Arrivano voci vaghe della presa del Monte Nero. Non ci credo; è im-
                  possibile che i nostri Fanti abbiano... “mollato!”. Non bisogna mai accettare
                  le notizie disfattiste, che forse vengono da un traditore.


                  26 OttObre 1917
                     Le notizie che giungono dalla seconda armata sono sempre più allarmanti;
                  pare proprio che il nemico abbia sfondato a Caporetto e che i Tedeschi, unitisi
                  con gli Austriaci, marcino su Cividale con masse enormi!... L’Altipiano di
                  Bainsizza ha dovuto essere sgombrato.
                     Il momento è gravissimo!
                     Il Colonnello Perego viene a dare ordini tassativi per lo sgombero dell’O-
                  spedale con tutti i feriti, gravi e non gravi: le infermiere debbono tornare alla
                  loro base; i militi saranno caricati sulle autolettighe coi feriti... Tira un’aria
                  cupa e spaventosa, un’atmosfera di morte; nessuno parla... i feriti, nei loro
                  lettini, aspettano, quasi contenti di essere portati indietro... verso casa... per
                  guarire o morire nelle braccia della loro mamma!...
                     Togliamo fiori e bandierine dai letti, il resto rimarrà; tutto il lavoro di sei
                  mesi, per l’organizzazione dell’Ospedale e del posto avanzato di soccorso, in
                  mano di chi andrà?... Sento un dolore al cuore come non provai mai in vita
                  mia.
                     Metto la mia roba alla rinfusa e con mani tremanti senza ordine alcuno nel
                  baule. Tolgo dal muro la mia Bandiera e il Crocifisso. Il mio violino e i cinque
                  volumetti del mio diario li porterò a mano; come, quando, dove?
                     ... Ho la testa confusa e dolente; mi muovo come un automa. Dov’è la mia
                  compagna Goltara? Perché non è qui con me?... Già... “Dada” è caduto da
                  prode! Non comprendo... non afferro la tragicità dell’ora. Il mio sguardo è
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