Page 33 - GUIDA AGLI ARCHIVI DELL’UFFICIO STORICO DELL’AERONAUTICA MILITARE
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“città  aperta”  di  Roma  il  generale  di  divisione  conte  Carlo Calvi  di  Bèrgolo
                             (Atene  1887 - Roma   1973), genero di  Vittorio Emanuele  III (avendone  sposato

                             una  delle  figlie, Jolanda). Calvi  di  Bèrgolo, il  cui  incarico durò appena  una
                             dozzina di giorni, dal 10 al 22 settembre 1943, a sua volta, nominò dei “commissari”
                             ai singoli ministeri, compresi quelli della Marina e dell’Aeronautica i cui titolari
                             avevano seguito il  Re  e  Badoglio a  Brindisi. Al  Ministero dell’aeronautica  fu
                             nominato il “Generale dell’A.A. pilota” Aldo Urbani (Viterbo 1896 - Roma 1973),

                             che più tardi, in epoca democratica, divenne capo di Stato maggiore dell’Aeronautica.
                             I commissari rimasero in carica nelle sedi di Roma per qualche tempo anche dopo
                             la nascita della Repubblica sociale italiana, all’incirca sino al dicembre 1943, coe-

                             sistendo con i ministri della RSI, che avevano sede in varie città dell’Italia setten-
                             trionale. Nominati da un’autorità risalente indubbiamente al Governo regio, non
                             furono riconosciuti da questo, ma, al contrario, furono riconosciuti dalla RSI, che,
                             addirittura, ne  sostituì  due, riconoscendo quindi  anche  ufficialmente  questa
                             istituzione.

                             I commissari emisero una serie di provvedimenti, denominati “determinazioni” e
                             “decreti”, che  si  intersecarono con quelli  della  RSI. Gli  uni  e  gli  altri  furono
                             adottati talvolta “udito il Consiglio di Stato”, furono regolarmente registrati dalla

                             Corte dei conti e pubblicati dalla «Gazzetta ufficiale». Nell’Archivio storico del-
                             l’Aeronautica potrebbe trovarsi anche documentazione della gestione commissariale.
                             Il biennio 1943-1945 vide un’Italia divisa in due: da un lato la “cobelligeranza”,
                             cui parteciparono anche reparti della Regia aeronautica, dall’altro la Repubblica
                             sociale italiana con l’Aeronautica repubblicana, entrambe più o meno documentate

                             nelle carte descritte in questa Guida. Anzi, per quanto riguarda gli eventi di quel
                             periodo, c’è da dire che molti reparti italiani rifiutarono di accettare la resa ed il
                             passaggio al  nemico operati  dal  Re  e  dal  Governo Badoglio, e  continuarono a




                             adottato dal Sovrano. Quando si costituì la Repubblica sociale italiana Caviglia scrisse al maresciallo
                             d’Italia Rodolfo Graziani, ministro delle Forze armate, una lettera di piena adesione al Governo re-
                             pubblicano, pur senza prendervi parte attiva. Approvò inoltre calorosamente la creazione del nuovo
                             Esercito repubblicano ed auspicò che esso diventasse il nucleo del futuro Esercito italiano. Morì il
                             22 marzo 1945. Il Governo della RSI gli decretò funerali di Stato.



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