Page 131 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento               131

              al centro circa sei centimetri e fissata in modo tale che “le due punte vengano a
              trovarsi alla metà dei fianchi”.
                 Il tondino era di forma ovale realizzato in tela nera verniciata ed aveva un
              diametro maggiore medio di 21 centimetri ed un diametro minore medio di 19
              millimetri.  111
              I complementi del chepì erano i seguenti:
              -   una trecciuola in lana rossa posta attorno alla parte superiore del chepì che
                 copriva “l’unione del tondino colla fascia di panno”;
              -   tre cordoncini di lana rossa, due dei quali posti ai lati ed il terzo nella parte
                 posteriore come montanti fra la trecciuola e l’orlo superiore della sopraffa-
                 scia;
              -   due bottoni piccoli di metallo bianco cuciti in corrispondenza della metà
                 della sopraffascia e sotto i montanti laterali utilizzati per tenere ferma la
                 treccia;
              -   la coccarda tricolore del diametro di cinque centimetri tessuta in lana e fis-
                 sata sulla parte anteriore del tubo a filo con l’orlo superiore;
              -   il sottogola, tagliato in un solo pezzo di pelle di montone verniciata nera,
                 era lungo in tutto 90 centimetri e largo 18 millimetri e veniva inserito nelle
                 due campanelle poste all’interno del tubo; un’estremità era tagliata a punta e
                 munita di una serie di fori e l’altra assicurata ad una fibbia metallica annerita
                 con passante fisso.
                 Gli ornamenti erano:
              -   il fregio, che per la fanteria era costituito da una stella a cinque punte equi-
                 distanti tra loro di metallo bianco stampato recante al centro un “disco li-
                 scio, o cieco, che serve di sostegno al disco mobile”; il disco mobile era leg-
                 germente convesso, aveva un diametro di 34 millimetri e recava intagliato il
                 numero del reggimento.
                 A questo riguardo le note contenute nei “Registri degli Ordini del giorno”
              tenuti nel corso della spedizione, pur ricchissime di dettagli anche in materia di
              uniformi come vedremo in seguito, non fanno cenno alcuno a quale fosse il nu-
              mero nel tondino dei chepì della truppa ma solo al numero nei fregi da berretto
              degli ufficiali; è molto probabile comunque che vi fosse quello dei reggimenti
              di provenienza delle compagnie inquadrate nel Battaglione di Fanteria destina-
              to alla Cina
              -   la nappina era in lana rossa, aveva forma semielissoidale, era alta sei centi-
                 metri e larga quattro ed era “foggiata in modo che possa apporsi nel senso


              111  Il chepì così formato veniva definito “comune” per tutti i corpi che ne facevano uso
                  ed il regolamento avvertiva che “allorchè si aggiungono gli ornamenti e complementi
                  chiamasi guarnito.” mentre diveniva “completo” quando si aggiungevano la nappina,
                  il fregio e la treccia.
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