Page 133 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento               133

              modo che “il loro centro si trovi sulla bisettrice ed a millimetri 30 dalle punte
              arrotondate del bavero”:
                 Le maniche erano dotate di manopole a punta, alte sei centimetri alla base e
              nove alla punta.
                 La martingala, cucita nella parte posteriore del cappotto, all’altezza della
              cintola, era composta da due linguette di panno lunghe 25 centimetri e larghe
              quattro centimetri e mezzo ciascuna, delle quali quella a destra aveva due bot-
              toni grandi e quella di sinistra tre asole; la terza asola, aperta presso la cucitura
              della martingala di sinistra serviva “a restringere, occorrendo, il cappotto, tra-
              sportando però da sinistra verso destra uno dei bottoni alla giusta distanza”.
                 Le tasche erano a taglio interno verticale praticato sulle cuciture laterali sot-
              to la martingala, erano lunghe 26 centimetri ed erano provviste di una finta
              tasca ciascuna.
                 I “contro-spallini” erano in panno turchino filettati di panno rosso, a forma
              di lunetta, lunghi 18 centimetri e larghi tre centimetri e mezzo nel punto di mag-
              gior ampiezza, imbottiti con stoppa od ovatta e cuciti sulle spalle; al centro dei
              controspallini doveva essere cucito un rettangolo “tessuto in filo di lana nera”
              recante il numero del reggimento tessuto in filo di cotone bianco che però,
              su ordine del Comando del Regio Corpo Truppe in Estremo Oriente, vennero
              tolti dai cappotti indossati dal personale del Battaglione di Fanteria inviato in
              Cina. 112
                 Le controspalline in panno turchino erano di forma trapezoidale ed erano
              interamente cucite alle spalle del cappotto; erano larghe 10 centimetri in corri-
              spondenza della spalla e sei centimetri presso il bavero del cappotto.
                 I bottoni erano di stagno, semibombati e lisci, tutti grandi.

              Giubba di panno
                 La giubba di panno in dotazione era stata modificata nel 1888 in seguito
              all’adozione delle nuove armi a ripetizione ordinaria Vetterli-Vitali mod. 70/87
              che comportarono l’abbandono della giberna singola per le armi Vetterli mod.
              1870 e l’adozione di due diversi contenitori - la tasca per pacchetti caricatori
              mod. 87 e la giberna mod. 77 per cartucce sciolte – cosicchè le falde anteriori
              della giubba non dovettero più essere sollevate ed assicurate ai bottoni latera-
              li per poter indossare la giberna singola assicurata al cinturino posto sotto la
              giubba.
                 Il nuovo tipo di equipaggiamento doveva essere ora indossato al disopra del-
              la giubba e a questo scopo vennero tolti i bottoni e le asole alle falde anteriori
              della giubba e praticati due spacchi laterali all’altezza della vita, in modo da

              112  AUSSME, cat. E-3, Corpo di spedizione italiano in Cina, Cartella 46 (1) Ordini del
                  giorno. Registro degli ordini permanenti, Ordine del giorno del 14 luglio 1900.
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