Page 346 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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materia, ma nello spirito. Garibaldi non ha bisogni; nulla è necessario: basta
volere e tutto per lui è superfluo, tranne la volontà di battersi.
Garibaldi però non si limita ad esortare i combattenti, a formare dei sol-
dati; si preoccupa giustamente di formare una coscienza combattiva nelle po-
polazioni in mezzo alle quali deve agire, conoscendo ed apprezzando l’in-
fluenza che sulle operazioni belliche ha lo spirito dell’ambiente. Le popola-
zioni dell’est della Francia erano sotto l’incubo dell’invasione e non osavano
reagire, nemmeno davanti ad una pattuglia di ulani; in molti paesi i sindaci,
per paura di rappresaglie, avevano persino disarmato le guardie comunali.
Ed egli non esita ad emanare quel vibrante proclama a tutti i sindaci del-
la Côte-d’Or nel quale, ingiungendo loro di reagire al nemico, li ammonisce
che: «un piccolo numero di uomini male armati e male in arnese non è ob-
bligato a combattere contro eserciti regolari; ma codesti medesimi uomini,
nazionali od altri, rammentando di appartenere ad una nazione, che non pie-
gherà mai il ginocchio davanti allo straniero, all’approssimarsi d’un nemico
superiore, debbono ritirarsi nei loro boschi e nelle loro foreste col bestiame e,
periti come sono del paese, tribolare se non i grandi corpi, almeno gli esplo-
ratori nemici che vanno in picciol numero e predano tanto più, quanto sono
meno disturbati nelle loro escursioni. Così vedrassi non più di una dozzina di
ulani scorrere un paese immenso e spogliare gli abitanti».
Organizzare la resistenza nel paese non aveva, adunque, per lui minore im-
portanza dell’organizzazione delle unità combattenti: concezione, questa, in-
tegrale della guerra quale un vero generale può avere ed un generale non cer-
tamente mediocre.
LE OPERAZIONI CONTRO IL CORPO WERDER
Situazione generale. - Alla fine del settembre due Armate prussiane assedia-
vano Parigi; altre due assediavano Metz ove era rinchiuso l’esercito del Bazai-
ne; il 23 Toul capitolava; il 27, Strasburgo. Gli sforzi successivi per sbloccare
Parigi tentati dagli eserciti del d’Aurelle de Paladines agenti dalla Loira erano
falliti con i combattimenti sfavorevoli di Étampes, Artenay ed Orléans (9, 10
e 11 ottobre); Orléans veniva occupata dai Prussiani.
Il governo provvisorio lanciava nuovi appelli al Paese per continuare la lot-
ta e nuove unità si costituivano con gli elementi validi ancora disponibili nel
centro della Francia.