Page 351 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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LA CAMPAGNA DI FRANCIA 1870 - 1871 333
L’occupazione di Digione faceva giustamente prevedere al comando france-
se la probabile successiva avanzata dei Prussiani per la valle della Saône su Lio-
ne. Ma tale non era l’intenzione del Moltke, il quale, caduta Metz il 27 otto-
bre, aveva il 29 assegnato al XIV Corpo una nuova missione: il Werder rinfor-
zato dalla 1ª e dalla 4ª Divisione di riserva, doveva assediare Belfort e coprire
tale assedio; osservare ed immobilizzare le forze rilevanti nemiche che veniva-
no segnalate in corso di concentramento a Besançon ed a sud di Digione e del-
l’Ognon, mantenendo il centro di gravità delle proprie forze a Vesoul.
In conseguenza delle predette direttive, il 30, lasciate a Digione le due bri-
gate badesi, il Werder iniziava il movimento retrogrado su Vesoul ove giun-
geva il 2 novembre, dopo aver lasciato a Gray ed a Pontailler distaccamenti,
con il compito di mantenere il contatto con le truppe francesi di Auxonne e
con l’Armata dei Vosgi a Dôle.
Dati i vasti compiti affidati al Werder, il XIV Corpo era dislocato in sot-
tile cordone da Digione a Vesoul ed ad esso si contrapponevano forze triple,
sia pure qualitativamente inferiori. Un contegno aggressivo dei Francesi in
quel momento e prima che giungessero al Werder le due Divisioni segnalate,
l’avrebbe certamente messo in crisi ed ottenuto notevoli vantaggi. Pare che ta-
le fosse l’intenzione del generale Crouzat, che in quei giorni aveva sostituito
nel comando il Cambriels a Besançon, il quale aveva proposto al Gambetta,
e questi aveva approvato, per il 4 novembre, un’azione offensiva contro il di-
staccamento prussiano di Gray, ma ben presto vi rinunciò e dal concetto of-
fensivo passò a quello della difensiva passiva, ordinando persino di distrugge-
re i ponti sul Doubs, ordine che non venne eseguito per l’energico e giusto
intervento di Garibaldi.
Questi da parte sua, con le sue sole forze, ancora in piena organizzazione
- continuavano ad arrivare i più disparati elementi, compresa la famosa legio-
ne bretone che non voleva servire agli ordini del generale; appena formato un
nucleo di circa 800 uomini della 4ª Brigata e ricevuta una batteria da mon-
tagna, nella estrema penuria di oggetti di equipaggiamento, cappotti compre-
si, di armi e di mezzi di trasporto - non poteva prefiggersi di attaccare il Wer-
der, meno ancora di arrestarne l’avanzata verso sud. Garibaldi non poteva che
continuare nella sua tattica di molestia, sorprendere le frazioni nemiche con
imboscate per impedire le ricognizioni e le requisizioni, impressionare l’avver-
sario con azioni spicciole di sorpresa e tenerlo incerto sulla vera entità delle
forze francesi agenti nella Côte-d’Or e a sud dell’Ognon. I distaccamenti in-

